Il gennaio amaro della pallacanestro italiana in Europa

01.02.2018 12:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Il gennaio amaro della pallacanestro italiana in Europa

Premesso che il risultato di stasera dell'Olimpia Milano non cambierà di un millimetro la valutazione - c'è sempre qualche polemico dalla sparata facile in giro... - sappiamo tutti come Simone Pianigiani si aspettava un gennaio difficile per chi ha nelle intenzioni quella di arrivare con benzina in corpo per giocarsi il finale di stagione che assegna lo scudetto (link). Non è una novità per il tecnico senese che solo qualche anno fa salvò una regular season di EuroLeague della sua Mens Sana che poteva finir male con la grandissima prestazione a Belgrado di Andrea Michelori (2 febbraio 2011, Partizan-Montepaschi 58-66, Michelori 15p).

E' un problema collettivo? Escludiamo una Capo d'Orlando che alla fine ci ha dimostrato che nelle Coppe europee poteva portare solo buona volontà (2-11 alla penultima giornata, con tanti tabellini pesanti) e andiamo a vedere la sorte degli altri partendo dalla Champions League, poi l'EuroCup e dai risultati di questa settimana.

Sassari (6-7). Gli alti e i tanti bassi non sono mancati, il problema Randolph alla fine sembra piuttosto relativo, gli infortuni certamente hanno inciso di più ma la situazione oggi dice che la Dinamo è in attesa di conoscere la sfidante del Round 16 di FIBA Europe Cup.

Venezia (7-6). Capitolare a Bayreuth lasciando 34 punti ai tedeschi nel primo quarto, per una classifica che vede nello spazio di una vittoria cinque squadre per tre posti, quando si era primi alla fine del girone d'andata. Adesso si deve giocare il tutto per tutto martedì al Taliercio contro l'Estudiantes, in una gara che sarà una finale, con una differenza canestri che piange di -11 e in cui potrebbe anche non bastare vincere per il rischio della classifica avulsa.

Avellino (6-7). Scandone in corsa per la qualificazione: lotta a due con Zielona Gora (attualmente quarta), appaiata con 6 vittorie, che andrà in Repubblica Ceca da un Nymburk già qualificato con la dote di aver battuto la Sidigas due volte (90-79 in Polonia, 57-64 al PaladelMauro). Vincere l'ultima in casa del Telekom Bonn potrebbe dunque non bastare, è in casa che si è gettata al vento la chance di proseguire la corsa.

Torino (2-3). Situazione di classifica semplicissima per quanto ingarbugliata a livello di cambio di allenatore e di stato di forma dei giocatori, che sembrano davvero in un punto molto basso: la sola strada che rimane alla Fiat per accedere ai quarti di finale di EuroCup transita mercoledì prossimo al PalaRuffini con la vittoria di almeno dodici punti contro lo Zenit San Pietroburgo.

Trento (2-3). L'Aquila di Buscaglia è già fuori dai giochi da una settimana. Infortuni, rotazioni limitate, prestazioni sottotono di diversi giocatori: anche qui incide la preparazione per il lungo rush dei playoff italiani, l'ultima importante manifestazione continentale a chiudere i battenti a giugno inoltrato!

Reggio Emilia (3-2). Con tre squadre nel girone H con lo stesso record (Villeurbanne e Unics) conta solo la vittoria nell'ultima gara in programma martedì 6 al PalaBigi contro l'Asvel, anche di un solo punto. Kazan gioca il giorno dopo: se la Grissin Bon dovesse perdere con i francesi, il turno potrebbe essere superato solo con l'harakiri dei russi con il già eliminato Limoges. Quasi fantascienza. Nel caso di Reggio però la situazione precaria nasce dal pessimo inizio di stagione su tutti i fronti - infortuni compresi - e dal recupero formidabile fatto nell'ultimo periodo. Ogni regola ha la sua eccezione.

Olimpia Milano. Il record 6-14 parla da solo. Quelle che erano state sbandierate come priorità a inizio stagione si sono già rivelate un mezzo fallimento. Mezzo solo perché mancano ancora 10 partite alla fine della regular season e teoricamente si potrebbero vincerle tutte. L'anno scorso, dicono le statistiche, il Darussafaka Dogus si qualificò per i playoff giusto con il record 16-14. Ma con lo stesso risultato la Stella Rossa Belgrado ottenne il nono posto e la fine anticipata della stagione europea. E allora che te ne fai della benzina in corpo quando non conterà più nulla? solo per crearsi un alibi?