Lega A - Olimpia, Pianigiani "Non è un tiro che entra o esce che ci deve smuovere dal nostro obiettivo"

Lega A - Olimpia, Pianigiani "Non è un tiro che entra o esce che ci deve smuovere dal nostro obiettivo"

Sala stampa a Varese per il coach dell'Olimpia Milano Simone Pianigiani, che commenta la gara appena conclusa: "Dispiace per aver incassato un'altra sconfitta però devo essere equilibrato. Onestamente non abbiamo giocato una brutta partita: ci sono dei momenti in cui sembra che non torni tutto, quando un rimpallo, una palla vagante finiscono sempre nelle mani avversarie... e lì dobbiamo essere bravi a mettere a fuoco la stagione. Sapevamo che questo era un periodo, dal 15 dicembre a tutto gennaio sono 16 partite, che ci avrebbe tirato il collo. Adesso ci sono altre due partite di EuroLeague ed è normale se vogliamo stare in questa ottica europea.

Alla fine del girone di andata siamo qui, tra le prime, so come abbiamo perso qui avendo il tiro per vincere, non facile ma è nelle corde di Andrew (Goudelock) ma anche come abbiamo perso con Avellino. Siamo qui a giocarla senza mai essere stati al completo né sani. E questo ci deve dare fiducia, ed è quello che ho detto ai giocatori. Vogliamo essere pronti, come avevo detto a inizio stagione, per i momenti importanti come i playoff - la Coppa Italia è una partita, se la eprdi; se poi la vinci sono tre in tre giorni - con tutti i giocatori sani. Avete visto che quando è mancato Gudaitis abbiamo tirato il collo a Tarczewski. Oggi Kaleb era morto e abbiamo diviso i minuti tra il lituano e Cuso. Minda (Kuzmnskas) riteneva di poter farne un'altra, abbiamo pensato di tenerlo fermo per vari motivi e siamo andati in debito di qualcosa in quella posizione. Qualcosina qua e là la perdi e alla fine la paghi. 

La squadra c'è e risponde in quello che proviamo a fare. Siamo sereni su tutte le cose che stiamo facendo e su dove stiamo andando. A tutti dispiace perdere però devo essere oggettivo: nei campionati nazionali le squadre dell'EuroLeague fanno fatica come noi vedi il Barcellona o il Malaga, il Valencia come l'Efes. Le partite ci portano via tante energie; noi sappiamo che rispetto a tante di queste squadre siamo ancora nuovi, non c'è stata continuità di lavoro ma la stiamo creando. E questo ci deve dare fiducia. Adesso altre due partite e poi Cremona che è squadra in forma. Bene, noi ci siamo perché ci dobbiamo essere; non molleremo perché non è che essendo ultimi molliamo e ci concentriamo sul campionato. Noi dobbiamoa avere questa mentalità di giocarle tutte e di distribuire le energie per arrivare in fondo. La stagione prevede 60 partite di regular, due di Supercoppa già gicate, almeno una di Coppa Italia, e sono 63 sicure. Poi iniziano i playoff che se uno va avanti magari ne gioca 15 in un mese e mezzo. Lì è l'obiettivo e qundi adesso un tiro che entra o un tiro che esce non ci deve smuovere dal nostro obiettivo".