Bettinzoli Monticelli è Legadue Silver

Larga successo a Castellanza contro la Sangiorgese per 59-96
Fonte: Ufficio Stampa C.P. Bettinzoli Monticelli
Rodolfo Rombaldoni
Rodolfo Rombaldoni

La Bettinzoli Monticelli entra nella storia del basket italiano, e lo fa dalla porta principale: la formazione del presidente Domenico Scotti passa 59-96 al Palaborsani di Castellanza con una prestazione sontuosa, chiude la serie finale con la Sangiorgese e guadagna il palcoscenico tanto desiderato della DNA. Poco da aggiungere di fronte al cuore, alla passione ed alla voglia di vincere di tutta la società, artefice di un vero e proprio miracolo sportivo: una cavalcata iniziata dalla Promozione e approdata, nel giro di cinque stagioni, nel terzo campionato nazionale italiano. Ci sarebbero tanti ringraziamenti da fare, ad ogni atleta, dirigente o semplice simpatizzante protagonista in questi anni: ognuno, nella meravigliosa corsa gialloblu, ha fatto la propria parte e, mai come oggi, questo è il successo di tutti. Senza se e senza ma. San Giorgio aveva provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, forte di eliminazioni illustri nei playoff (Castellanza e Varese) e di una incoraggiante gara 1 disputata al Palavilla, nonostante la sconfitta. Ma il divario tra le due formazioni, soprattutto a livello tecnico, è stato eccessivo e, dopo due quarti di sostanziale equilibrio, con la Controlgom avanti di pochi punti, gli ultimi 20 minuti sono stati una sintesi perfetta di una annata dominata e fatta di grande pallacanestro. Era giusto che finisse così, i numeri non mentono mai: primi posto in regular season, una striscia di 12 vittorie consecutive (tra la seconda e la tredicesima di ritorno), nessuna sconfitta agli spareggi finali, grazie anche ad un’epica rimonta nella prima sfida semifinale con Tortona, ancora negli occhi e nel cuore di tutti. La sfida del Palaborsani, come già detto, resta combattuta solo nel primo tempo, merito della compattezza dei locali, che con il gioco di squadra tentano di opporsi allo straripante stato di forma di due talenti straordinari quali Masieri e Rombaldoni. Dopo il 23-23 con cui si va alla sirena Monticelli prova ad allungare e ci riesce, chiudendo a +8 il primo tempo, grazie anche all’ingresso di capitan Ochoa. Il vero solco viene però scavato al rientro in campo: sono 10 minuti di basket a livelli spaventosi quelli giocati dal quintetto di Simone Morandi. Padroni assoluti della scena, seppur in buona compagnia, sono Luca Bertolini e Federico Requena. I padroni di casa crollano di schianto e scompaiono dal campo: la Controlgom aumenta in maniera esponenziale il proprio margine (47-64). I dieci minuti conclusivi sono poco più di una formalità: c’è spazio per tutti, anche per i più giovani, che hanno giocato poco, come Finulli e Nava, ma che non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio nello spogliatoio. Il punteggio assume proporzioni trionfali per i gialloblu: alla sirena conclusiva il tabellone recita Sangiorgese 59 Monticelli 96. Poi la sirena conclusiva ed il lungo, indimenticabile abbraccio con tutti i tifosi, giunti in massa dalla Franciacorta per stare, una volta ancora, accanto ai propri beniamini in questa ultima fantastica impresa. Parafrasando la celebre frase di Franco Califano (ce lo conceda), recentemente scomparso, “tutto il resto è gioia”.

Sangiorgese 59
Monticelli 96

LTC SANGIORGESE: Valesin 7 (3/6, 0/3), Benzoni 11 (3/9, 1/4), Amato 12 (3/7, 2/3), Zanelli 6 (0/2, 2/4), Bianchi 9 (4/6, 0/4), Villa, Grampa 3 (1/1 da tre), Saini 2 (1/3 da due), Priuli 6 (3/9 da due), Vignati 3 (1/1 da tre). Allenatore: Albanesi
CONTROLGOM MONTICELLI: Finulli, Rombaldoni 11 (2/2, 2/2), Giovanelli 8 (0/1, 2/3), Bertolini 16 (3/3, 3/7), Rodriguez 8 (1/1, 2/5), Masieri 21 (6/7, 3/4), Nava 2 (1/1 da due), Requena 22 (6/9, 1/4), Ochoa 2, Olivieri 6 (3/4 da due). Allenatore: Morandi

ARBITRI: Gagno di Treviso, Sansone di Latina.
NOTE: Parziali: 23-23, 35-43, 47-64. Tiri liberi: Sangiorgese 4/5, Monticelli 13/14. Rimbalzi: Sangiorgese 22 (Benzoni 5), Monticelli 32 (Masieri 7), Assist: Sangiorgese 4 (Benzoni, Valesin, Amato e Zanelli 1), Monticelli 2 (Rombaldoni e Ochoa 1). Spettatori: 600 circa.