Ecco come il Settore Azzurro affronta l'operazione ricambio

12.08.2011 13:21 di  Enrico Campana   vedi letture
Ecco come il Settore Azzurro affronta l'operazione ricambio

Speciale Enrico Campana -
Si va  già delineando lo staff del Settore Squadre Nazionali per gli europei giovanili maschili 2012. Ovviamente  lo scopo  è di dare stabilità al “corpo accademico” per potenziare il rilancio  realizzato con un doppio significativo risultato di questa estate. Ovvero:  due  finali su tre eventi, la  medaglia d'argento (Under 20) massimo risultato dal '92, e un 4° posto (Under 18), mentre  è arretrata la cadetti che nell'ultimo decennio non è mai arrivata sopra il 6° posto, passando  dal 9° al 10° posto.  Al  debutto però baby-Azzurra ha recuperato ben 16 punti contro la Croazia, campione uscente è ancora la formazione più forte, fallendo i quarti di finale e il giro medaglie per un fallo tecnico alla panchina sul 62-63 contro la Lettonia.
Nel medagliere  6 paesi: 2 ori  (Under 20 e Juniores) e un bronzo alla Spagna, annata strepitosa, un oro (bis nei cadetti) alla Croazia, tre argenti, Italia (Under 20), Serbia (Juniores), Rep.Ceka (cadetti), e 3 bronzi rancia (Under 20), Turchia  (Juniores, a spese dell’Italia) e Spagna (cadetti).
Spagna dunque  irresistibile (p.46), solo Spagna e Francia  in Tripla A (cioè nei quarti), Italia in Doppia A al 3° posto (35 punti)  pari con la Turchia nella classifica a punti  solo dietro Francia (37) e Spagna (46). Ma con un metallo più prezioso del bronzo francese e turco, e soprattutto largamente davanti a Russia, Serbia e Croazia.  Questo è un risultato che andava valorizzato di più, Pianetabasket.com ha puntato sulle Giovanili  e la risposta della Rete c’è stata. E’ quella della “massa critica”. Si tratta del primo step positivo della travagliata “gestione Meneghin”, un momento da  analizzare, consolidare.  Perché se c’è ricambio c’è futuro, magari studiando  adesso forme di incentivi per chi crea giocatori e li porta nelle nazionali, almeno per quanto riguarda le “minors” (club dilettantistici) che sentono più la crisi.
Primo passo  definire  l’organigramma. Già confermato prima della partenza per Bilbao  Pino Sacripanti con tanto di  biennale che gli consente di  proseguire il suo lavoro con Azzurra2, scelta  rivelatasi felice e che prevede quindi un 7° anno. Speriamo  sia un 7° anno fatidico,  ci risparmi altre crisi, anche se il capitolo del CT  part-time è un discorso delicato anche per Azzurra2. Siamo in una situazione anomala, tipo-graticola,  e andrebbe affrontato dal Consiglio federale  ascoltati  anche i rappresentanti degli allenatori, delle leghe e dell'Associazione Giocatori. Ovviamente partendo dalle idee dei responsabili del settore chiedendogli, se mai fosse possibile, di svestirsi dai panni  del doppio incarico. La meta è quella di creare una Scuola, discorso realistico, cosa non facile avendo  però Azzurra1 e Azzurra2 gestioni part-time. Pluralismo sì, è utile anche una sana rivalità ma è necessaria una figura superpartes,  potrebbe essere Valerio Bianchini ma se lo scrivo mi vengono a dire che l’ho bruciato, a meno che Meneghin si prenda direttamente questa delega come un tempo faceva l’avv.Coccia, lasciando il ruolo di marketing-manager.
Termina a Wroclaw  (per il momento)  la breve e pur importante storia di Stefano Bizzozi con la Juniores. Sembrava che all’inizio fosse in ballo anche un part-time  (Attilio Caja),  è stata  fatta invece  una  scelta di transizione positiva,  mi  dicono sia frutto direttamente  dal duo Pianigiani-Capobianco. Ne prendiamo atto,  è giusto attribuirgli il merito anche se la scelta del coach-Cincinnato poteva essere fatta con miglior forma.
Capitolo Capobianco.  Pianigiani   l'ha voluto  in veste di primo collaboratore-alter ego  dopo il brusco divorzio con Teramo, ma già precedentemente l’avellinese era già  primo assistente l'anno passato. Il “superct” gli ha concesso completa autonomia nelle scelte delle minors, la Federazione gli chiede di  guidare la Juniores.  Si prevede anche  l'anno prossima competitiva  potendo contare sui  gioielli Matteò Imbrò Amedeo Tessitori, unici  '94 della formazione del 4° posto.
Ma  si prospetta una situazione delicata e la necessità di scelte condivise, prese in armonia e di interesse generale. E non di campo o confessione. O parlando attraverso i rispettivi tutors o i giornali.  Sarà utile partire da un principio sportivo: non guardare all'età ma alla qualità e ai  progressi dei giocatori, non alla medaglia. Gli albi d’oro sono pieni di medaglie ossidate. Bisogna tutelare al massimo i veri talenti, tirarli fuori dalla naftalina dei campionati age-group.
L’anno scorso Sacripanti ha dato un buon esempio: il  lancio di  Gentile per la Under 20 senza guardare al risultato (10° posto), Gentile ha giocato anche con la  Juniores. E’ chiaro che questa doppia esperienza  abbia avuto la sua parte, anche se il merito principale del lancio  dell’Ariete di Maddaloni  è stato della Benetton che ha avuto la forza di dare  il benservito a un americano e lanciarlo come titolare. Francamente mi sarei aspettato, come è avvenuto per Melli, di vederlo addirittura con la prima squadra a pugnare con il trio della NBA.
Nel ruolo di Imbrò e Tessitori, l’asse ideale di una squadra play-pivot, non c’è in vista  di meglio. D’accordo che un anno è lungo, ma bisogna ragionare già ora sull’opzione della scelta fra under 20 e Juniores sentendo i giocatori e i loro club e gli allenatori. E se lo permette il calendario, magari accettare anche l’onere del  doppio impegno. Si torna al Gentile 2010  e alcune star europee, vedi Dario Saric lo scorso anno. Cadetto e juniore. Le squadre slave ragionano in un’ottica di valorizzazione del giocatore e non del risultato, ad esempio il Montenegro ha fatto una bella figura con la Under 20 con un play titolare di 16 anni,  Ivanovic, tolto dai cadetti. E’ si deve rimarcare ancora la  decisione del CT della Slovenia, un certo Bozidar Maljkovic, colui che ha lanciato Kukoc & C. nel basket ai tempi della Golden Age di Spalato,  di aggregare alla nazionale maggiore  Muric e Rupnik, i migliori della Under 20 e della Juniores.
Per quanto riguarda l’ultimo incarico, dentro la Fip si darebbe via libera alla conferma di Antonio Bocchino fra i cadetti. Questa squadra-gestante, come osservato, merita una cura maggiore rispetto alle due sorelle maggiori e la sua selezione dovrà cominciare già dal 1° settembre.. Merita anche  di non essere disperso il buon lavoro decennale di Gaetano Gebbia. Lo spoil system non deve valere per lo sport, e la direzione  tecnica del Centro Nazionale Allenatori, la scuola allenatori, sarebbe una buona idea, naturalmente sotto la supervisione di Pianigiani-Capobianco coinvolgendo anche Pino Sacripanti. @RIPRODUZIONE RISERVATA
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