Nicola Toppino e Michele Magini: gli ultimi due colpi in casa Castelfiorentino

03.08.2010 11:32 di  Roberto Bernardini   vedi letture
Fonte: ABC Castelfiorentino
Nicola Toppino e Michele Magini: gli ultimi due colpi in casa Castelfiorentino

Presentati finalmente gli ultimi due tasselli che ancora mancavano per completare l’organico a disposizione di coach Granchi per la stagione 2010/2011: Nicola Toppino, pivot di 200 cm, classe ‘79, e Michele Magini, playmaker classe ’88 di 186 cm.
Il primo, giocatore con grande esperienza alle spalle, avrà il compito di affiancare il capitano Ragionieri alla guida di questa giovanissima ABC, pilastro sotto la plance insieme a Samuele Puccioni, mentre il secondo rappresenta una sorta di scommessa: la sua giovane età non deve però trarre in inganno perché, dopo diverse esperienze a livello senior, questa sarà per lui la prima vera occasione di ricoprire il ruolo di playmaker titolare, consapevole di avere tutte le potenzialità per far bene.


Nicola Toppino, fiorentino di nascita, dopo aver svolto le giovanili nell’Affrico Firenze, approda per due stagioni consecutive a San Lazzaro, in B2, alternando un’esperienza di un mese a Montecatini in A1 e mezzo campionato a Lucca, purtroppo interrotto da un infortunio. Da qui il passaggio a Forlì, e due anni alla Virtus Imola, per poi giungere in terra laziale nella stagione 2005/2006, a Palestrina, in B1. Ed ecco l’arrivo a Cagliari, in cui resta per tre stagioni consecutive fino al 2009, cogliendo la promozione in B1 nella stagione 2007/2008. Infine, la scorsa stagione, alla Libertas Basket Foggia, nel girone D della B Dilettanti.

Perché proprio l’ABC e Castelfiorentino?

In un momento di crisi generale, in cui si cerca stabilità, e' stata la prima Società a mostrarsi seriamente interessata per un progetto biennale. Quale migliore occasione, una Società ambiziosa, la possibilità di avvicinarsi a casa, agli affetti familiari, dopo una decina di anni passati in giro, con tante esperienze anche di categoria superiore che mi hanno fortificato e arricchito. La serietà societaria dell'ABC, riconosciuta da tutti nell'ambiente, e la voglia di valorizzare ancor più un settore giovanile ormai fiorente; i brevi scambi di parole con coach Granchi e il Direttore Sportivo, che hanno visto in me prima la persona e poi il giocatore; la chiacchierata molto gradita con il capitano Ragionieri, esempio di bravura e stile negli anni da avversario in B1; sapere che vengo a Castello con l'idea di lavorare serenamente e con giovani validi, è questo tutto ciò che mi ha stimolato e mi ha portato a scegliere l’ABC.

Giocatore di grande esperienza con molti trascorsi a livello cestistico: hai già avuto modo di conoscere l’ambiente castellano in passato?

Da avversario, belle sfide quando ero a Cagliari, le stagioni di Cadeo, il vedere gruppi di giovani talentuosi e affiatati che davano tutto in campo e filo da torcere agli avversari. Senza dimenticare le sfide juniores quando ero a Firenze. Un tifo caldo, toscano, ma allo stesso tempo fatto di persone che apprezzano l'impegno che i ragazzi mettono in campo.

Conosci già i tuoi futuri compagni di squadra?

Il capitano naturalmente, e poi Puccioni da avversario (tenace e duttile, perfetto da accoppiarsi con me, con caratteristiche diverse), Zani, Magini e Camerini (diciamo i compaesani gigliati). Chi più chi meno li conosco, bravi ragazzi che hanno voglia di mettersi in mostra e di fare bene, con la speranza di togliersi delle soddisfazioni con questo sport.

E per quanto riguarda il coach? Luca Granchi hai avuto modo di conoscerlo?

Diciamo più telefonicamente che di persona. Giovane, voglioso e chiaro. Per ora mi basta, avremo modo di conoscerci durante la stagione.

Una Società completamente rinnovata, con molto entusiasmo, il cui obiettivo sarà creare un gruppo giovane e motivato guidato da alcune pedine con maggior esperienza, come te e Ragionieri. Cosa ne pensi di questo progetto?

Progetto valido, stimolo in più per far bene e ripagare la fiducia dello staff e della Società. Le nuove regole obbligano (e forse era l'ora) a valorizzare i giovani per il sostentamento di una Società, per cercare di ravvivare un movimento che ancora deve capire quale direzione sia giusto intraprendere.

Obiettivi della stagione?

Una salvezza tranquilla viste le cinque retrocessioni, prima volta da quando gioco a basket. Poi si vedrà strada facendo…mai i passi più lunghi della gamba, come nello stile di questa ABC.


Michele Magini, cestisticamente cresciuto all’interno della Polisportiva Fratellanza Popolare Valle del Mugnone, nella stagione 2005/2006 approda all’Everlast Firenze, in B1, in cui resta due anni. Poi il passaggio alla Brogi Fiorentina, in C1, e da qui l’arrivo all’USE Empoli nella stagione 2008/2009, in B Dilettanti. Infine, nella scorsa stagione, in forza al Cisa Massafra, nel girone D della B Dilettanti.

Cosa ti ha spinto ad approdare a Castelfiorentino?

Sono bastate due telefonate del coach Luca Granchi per convincermi ad abbracciare il progetto dell'ABC, Società da sempre ambiziosa, in cui il basket è seguito con molto interesse. Al mio terzo anno in B Dilettanti, due come cambio del playmaker, Castelfiorentino e il coach mi hanno mostrato la loro fiducia, parlandomi di una squadra giovane che deve fare dell'entusiasmo la propria forza: per questo ho ritenuto che fosse la scelta migliore per me.

Conosci già l’ambiente castellano e i tuoi compagni di squadra?

Soltanto da avversario quando giocavo nell’USE Empoli; poi, parlando con alcuni ex compagni che hanno giocato a Castelfiorentino, e che hanno speso soltanto parole positive riguardo l'ambiente, la Società e il calore delle persone presenti al palazzetto. Per quanto riguarda i compagni di squadra conosco molto bene Raffaele Camerini, con cui ho giocato assieme per tre anni nelle giovanili a Firenze, e Giacomo Montagnani, conosciuto nella stagione a Empoli. Poi anche gli altri, tra cui Zani, Ragionieri e Toppino, giocatori di primo livello per questo campionato.

E coach Granchi?

Il coach l'ho affrontato a livello giovanile quando lui allenava a Ghezzano. A livello senior non ho avuto modo di conoscerlo, ma tutti me ne hanno parlato davvero bene.

Cosa ne pensi del progetto della Società, che punta a valorizzare il vivaio e i giovani?

E’ un progetto importante, ambizioso, non e' mai facile rinnovarsi. Un mix di gioventù ed esperienza, tutti giocatori con grandi qualità che possono solo cercare di fare bene, con entusiasmo e motivazione.

Quali obiettivi cercherai di raggiungere in questa stagione sportiva?

La squadra è stata fatta per raggiungere obiettivi importanti, ma non sono una persona che fa proclami; sicuramente, se lavoreremo tutti nella stessa direzione e uniti, faremo una grande stagione, di primo livello. Per quanto mi riguarda sono entusiasta e ansioso di cominciare.