Urania, è ufficiale: Milano si è accorta di avere un’altra squadra

08.12.2019 14:56 di Paolo Corio Twitter:    vedi letture
Raivio e Cinciarini
Raivio e Cinciarini
© foto di uraniabasket.it

Bella, l’istantanea regalata dal nuovo Palalido targato Allianz nella serata del patrono Sant’Ambrogio: tutto il primo anello pieno, qualcuno sparpagliato anche nei seggiolini del secondo. Gente anche nell’area vip, segno che l’Urania e gli sponsor stanno lavorando per far conoscere il “nuovo prodotto”. E alla fine vengono contati 2.800 spettatori presenti, con pochi tifosi di Roseto sugli spalti. Quindi è ufficiale: Milano si sta accorgendo di avere anche un’altra squadra di basket da andare a vedere e applaudire oltre all'Olimpia. Benissimo.

Bellissima e decisiva, invece, la prova regalata ai sempre più numerosi tifosi da Nik Raivio: 24 punti (più 7 rimbalzi e 4 assist), di cui 17 realizzati nella seconda parte del match, quando l’Urania ribalta il 29-36 dell’intervallo fino al 73-62 finale. Con Lynch (9 punti e 11 rimbalzi) portato a spasso dal super-prospetto Jordan Bayehe (27 punti, 14 rimbalzi per il classe 1999, limitato solo dalla buona difesa di Piunti), è infatti la guardia americana a tenere a galla i Wildcats nei momenti difficili e quindi a costruire il break vincente. Al quale contribuisce anche qualche sporadica iniziativa di capitan Benevelli (11, ma con 1/6 da oltre l’arco) e soprattutto la regia di Gherardo Sabatini, bravo tanto a smazzare assist (8) quanto ad approfittare degli spazi lasciati dalla difesa di Roseto per proficue penetrazioni (12 punti, con 4/6 da sotto e 4/7 dalla lunetta, che cancellano un pessimo 0/4 da oltre l’arco). 

Con il secondo successo di fila dopo l’importante vittoria sul parquet di Verona, la squadra di coach Davide Villa (attentissimo a sfruttare ogni singolo time-out per gestire l’inerzia della partita) pareggia così il bilancio in Campionato: 6 vinte e altrettante perse, di cui quattro (sempre utile ricordarlo) per la miseria di mezzo canestro. Ma al contrario del prode Martin, che per un punto perse la cappa, l’Urania Milano ha infilato la testa nella corsa playoff quando manca una sola partita (a Caserta, domenica 15) al giro di boa in Campionato. E la cosa migliore è che Milano se n’è accorta.

Paolo Corio