Perchè è stata una buona sconfitta quella della Virtus Bologna in EuroLeague

27.11.2022 10:52 di Davide Trebbi Twitter:    vedi letture
Perchè è stata una buona sconfitta quella della Virtus Bologna in EuroLeague
© foto di Virtus Segafredo Bologna

Ancora zero su due ma con sentimenti opposti rispetto al passato nel doppio turno di Eurolega per la Virtus Bologna. 

Ieri sera all’ultima gara al Paladozza per la Virtus si è presentato l’Efes Istanbul, bi-campione d’Europa, arrivato con un giorno in più di riposo rispetto alla VNera e reduce da una larga vittoria con venti punti di scarto contro Olimpia Milano al Mediolanum Forum.

La Segafredo invece era reduce dalla nefasta trasferta di Atene contro il Panathinaikos, persa dopo un tempo supplementare all’Oaka e arrivata in città con un giorno in meno rispetto alla squadra turca.

Il piano partita dell’Efes è stato fin da subito quello di sfruttare la propria freschezza: ha cercato tanto di correre in contropiede, ha sfruttato il talento offensivo di Will Clyburn in isolamento e gli spazi creati dal pick and roll di Vasilije Micic in attacco.

In difesa aveva preparato molto bene la gara, ha lavorato tanto sul relocation (passaggio al lungo e movimento senza palla attorno al perimetro) e sull'handoff (passaggio consegnato) di Milos Teodosic, che ha avuto una serataccia al tiro (0/6 da tre), marcato ottimamente soprattutto da Rodrigue Beaubois e un po’ da Isaia Taylor ma con ottimi risultati.

Nonostante questo, nel primo tempo sono stati solo sei punti di svantaggio per i padroni di casa.

Merito di una Virtus con un Iffe Lundberg molto positivo in attacco a penetrare nei primi secondi dell’azione a difesa non schierata e di un Semi Ojeleye che conferma l’ottima precisione al tiro da fuori già vista mercoledì sera.

La scelta di schierare Jordan Mickey da cinque nel momento più complicato della gara, sacrificando un incostante Mam Jaiteh e un Ismael Bako anonimo in attacco, è stata ancora una volta un'ottima soluzione.

In difesa ,nel momento più complicato della gara, Alessandro Pajola su Micic ha fatto un lavoro di marcatura gigantesco, insieme a lui anche Daniel Hackett che sta salendo tanto di condizione.

Così non possiamo dire che ieri sia stata una semplice sconfitta, perchè la Virtus Bologna non ha mollato quando Efes Istanbul ha piazzato l’ennesimo 16-5 di parziale con l’ex Amath M’baye protagonista, non ha ceduto quando era nuovamente sotto di 12 punti nell’ultimo quarto dopo la tripla inaspettata di Micic e soprattutto dopo l’esplosione di Milos Teodosic, reo di aver reagito eccessivamente contro gli arbitri dopo un fallo antisportivo.

Sì, alcune chiamate arbitrali hanno punito eccessivamente i bianconeri, ma nonostante anche i canestri pesantissimi di Clyburn sul finale, la Virtus ci ha creduto e ha avuto una grande occasione come il possesso del pareggio sul meno tre a sette secondi dalla fine, ma purtroppo senza centrarlo.

Nuovamente il doppio turno quindi regala due sconfitte, ma la Virtus questa volta ha mostrato le unghie in Eurolega ed è sempre ad una sola vittoria dall’obiettivo playoff, in una delle edizioni più competitive degli ultimi anni. 

Ma se l’atteggiamento per la Segafredo e la voglia di reagire alle difficoltà è quella di ieri sera, allora c’è tutto per considerarla una buona sconfitta.