LBF A1: la Molisana Campobasso affonda l'Umana Reyer

Con un terzo quarto clamoroso Rashanda Gray e di tutta la squadra la Magnolia ha avuto ragione di una Reyer che si è fermata sul più bello
20.11.2021 22:21 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBF A1: la Molisana Campobasso affonda l'Umana Reyer

Il primo big match della 7^ giornata del campionato di serie A1 LBF tra La Molisana Magnolia Campobasso ed Umana Reyer Venezia l’hanno vinto le molisane per 74 a 71. Ma è stata una partita letteralmente dai due volti come si dice in pochi altri casi come questo. Perché per inaugurare il nuovo corso con Andrea Mazzon in panchina, la Reyer ha iniziato la partita con un piano partita diverso da quello visto fino ad oggi: palla sotto alla Ndour – principalmente – e solo nel caso non fosse possibile andare a tirare da vicino al canestro, palla fuori per cercare una nuova soluzione, magari tornando da una lunga. Solo come terza opzione il tiro da fuori.

Piano attuato con molta dedizione da Carangelo e compagne ma ovviamente non subito perfetto perché è stato necessario trovare misure e tempi. Così Campobasso ha tenuto bene dieci minuti di gara chiudendo avanti di uno, 17 a 16.

Quando però nel secondo quarto Mimmo Sabatelli coach delle molisane, ha ordinato la zona 2/3, Venezia ha trovato quello che cercava mettendo una giocatrice – Bestagno o Thornton – in post alto da dove è stato più semplice trovare i tagli della Ndour sotto il ferro o di un’altra compagna. Un po' così un po' di invenzioni della Anderson e della Thornton fatto sta che Venezia ha messo i primi mattoni di un vantaggio che a metà gara si è sostanziato nel punteggio di 29 a 37.

E che dopo 3’07” del terzo si è dilatato fino al +12, 33 a 45 con un appoggio di Bestagno. E qui è cominciata la seconda partita. Perché Sabatelli ha attinto dalla sua panchina forze fresche e lucide per sostituire Parks, nulla sin qui, e Premasunac, gravata subito di 3 falli. Sospinte dalla forza fisica e dalla bravura tecnica di Rashanda Gray (nella foto di Maurizio Silla) le padrone di casa hanno cambiato passo in difesa e quindi in attacco: 43 a 49 con 4 minuti e 19” da giocare, poi 50 a 49 con altri 7 punti della stessa Gray ad 1,53”. Il risveglio della Parks ed una tripla di Nicolodi hanno fissato il punteggio del terzo quarto sul 58 a 49 per la Magnolia.

Quarto periodo allora di battaglia e di rincorsa per l’Umana che però ormai aveva smarrito la fluidità dell’attacco e si è tenuta in piedi grazie alle invenzioni di Anderson, la bravura di Ndour e la combattività di Bestagno. Il punteggio è stato in bilico con Venezia anche a meno uno perché Campobasso dopo la sforzo pazzesco del terzo quarto non ha potuto continuare su quei ritmi ma ha resistito comunque in difesa e quando a pochi secondi dal termine Nicolodi ha segnato i due liberi decisivi è esplosa una legittima festa alla Magnolia Arena. Qui c'è il tabellino

La vittoria sull’Umana rimette Campobasso in corsa per la seconda posizione della classifica e ridà fiato ad un gruppo che poteva risentire delle due sconfitte consecutive – Broni e Lucca – patite prima della sosta. Per Venezia è un’altra battuta d’arresto che ha le caratteristiche di altre della stagione: nel momento del massimo vantaggio la squadra si spegne e perde il controllo del gioco che sino a quel momento l’ha portata tanto avanti. Come mai?

Nel pomeriggio la Dinamo Sassari ha battuto l'Akronos Moncalieri 88 a 74: per la sarde 41 punti diLucas e 32 di Shepard...