LBA - Olimpia Milano, il roster lungo non salva sempre dalle difficoltà

29.03.2021 09:19 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Olimpia Milano, il roster lungo non salva sempre dalle difficoltà

Con la prospettiva di dover giocare in questa settimana un doppio e decisivo impegno in EuroLeague da cui far scaturire almeno una vittoria per assicurarsi i playoff (a rischio nonostante il record societario di vittorie) in una delle due trasferte in programma a Belgrado e Atene, Ettore Messina per la partita al Taliercio contro la Reyer Venezia ha lasciato a riposo i tre senatori Datome, Hines e Rodriguez. 

Scelta assolutamente condivisibile, vista l'età media dei suoi tre campioni che già ne sconsiglia un minutaggio esagerato in una singola partita, figuriamoci in due in tre giorni. Il rischio di una sconfitta (poi arrivata) contro l'Umana è relativo, il primo posto in classifica in stagione regolare è assolutamente insignificante visto che è puramente platonico e la pandemia ha azzerato il fattore campo.

E con Delaney infortunato fino a data da destinarsi, arrivare praticamente senza playmaker di ruolo al confronto con una Reyer riposata e ben preparata al netto degli infortuni era un azzardo che non è stato ripagato dalla sorte.

E ancora una volta abbiamo visto, come i minutaggi ci confermano a riprova, che anche Messina si è beato della qualità raccontata del cosiddetto "turnover". Quella degli italiani che dovrebbero avere spazio in campionato visto che sono chiusi in Coppa dallo strabordante numero di stranieri è una favola che rende bene solo nei media day.

Moretti è ormai un ectoplasma da 0 minuti; Biligha ha ricevuto 12 minuti prendendosi un solo tiro; di Cinciarini salviamo l'abnegazione e l'ultimo arrivato Wojciechowski ha fatto degnamente la sua parte. Moraschini rimane l'eccezione.

Così la sconfitta è figlia anche delle cattive condizioni che hanno mostrato i vari Roll, Micov e Brooks, mentre riteniamo utili i 20' di un Leday che solo giocando può ritrovare lo smalto appannato. Shields è andato lentamente a sparire pur risultando il giocatore più utilizzato (28'), e Tarczewski si è difeso meglio del solito ma quasi mai in sincronia - costante di questi suoi anni all'Olimpia - con i movimenti delle guardie che dovrebbero innescarlo.

Adesso arriva la prova del nove: occorre una vittoria in EuroLeague per validare la stagione continentale e un passaggio tranquillo contro Varese prima di andare a Brindisi a restituire il colpo preso al Forum e mantenersi quel primo posto in serie A fin qui meritatissimo. Avevamo già scritto di stringere i denti, e adesso occorre più energia. C'è tempo fino a martedì 30 marzo.