LBA - Le paure e le preoccupazioni future della Virtus Bologna

13.02.2021 07:32 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
LBA - Le paure e le preoccupazioni future della Virtus Bologna

La sirena finale di ieri sera, sancisce nuovamente lo stesso esito dello scorso anno con l'uscita della Virtus Bologna ai quarti di finale di coppa Italia sempre contro la Reyer Venezia.

Un epilogo dal sapore di deja-vu solo dal verdetto finale rispetto allo scorso anno; in questa edizione nonostante gli investimenti, la Vnera non ha perso sull’ultimo tiro ma ha sempre rincorso l’avversario durante la gara.

Le essenze sono importanti ma fanno parte del gioco ed il collettivo della Segafredo, ieri anche prima della palla due, è pur sempre superiore alla squadra veneziana.

Grandissimi meriti vanno sicuramente alla società lagunare allenata da Walter De Raffaele che è stata nuovamente capace ad ingabbiare e superare la Virtus Bologna in questa competizione. 

Una grande disciplina e abnegazione tattica di una squadra sfavorita alla partenza e con un solo centro di ruolo disponibile nei dodici. 

La Reyer nel corso della gara, ha così costruito il suo vantaggio senza mai esser davvero raggiunta, attraverso un’accurato piano alla sua armata prima della battaglia: una sagacia attenzione in tutti i centimetri del parquet sul giocatore più rappresentativo virtussino Milos Teodosic.

Pertanto in difesa sul numero quarantaquattro hanno costruito una tollerata fisicità, ed in attacco, forse anche figli dell’epilogo sull’ultimo tiro dell’anno scorso di Daye sul malcapitato virtussino, hanno cercato con insistenza il playmaker serbo per renderlo sempre fisicamente attivo, una perspicace meticolosità per farlo stancare con gli ottimi esecutori in Tonut e Bramos.

La Virtus Bologna però ha tanto da rammaricarsi perché è sempre stata molto vicina nel punteggio alla sua avversaria: un po’ per il maggiore talento e un po’ perché pigramente si aspettava un’inevitabile crollo fisico.

Invece si è ritrovata nella stessa condizione delle ultime sconfitte, uno svantaggio esiguo ma con poco tempo da recuperare. 

Così sul finale sono tornati gli spauracchi dello scorso anno in coppa Italia a Pesaro, della coppa intercontinentale di Tenerife, della supercoppa casalinga di agosto: un Milos Teodosic nudo come il Re a risolvere i problemi di questa squadra.

L’assenza di Marco Belinelli lascia un briciolo di speranza sulle paure e preoccupazioni future della Virtus Bologna in vista dell’Eurocup, ma rende inevitabilmente più pesante dopo queste sconfitte aumentando la pressione.

Un agognato epilogo finale, obbligatorio per crescere come club, anche con scelte impopolari pur di salvar la stagione quella di chi gioca e ne chi gestisce.