Final 8, le pagelle dei quarti con le vittorie di Vanoli Cremona e Virtus Bologna

15.02.2019 07:33 di Paolo Corio Twitter:    vedi letture
Final 8, le pagelle dei quarti con le vittorie di Vanoli Cremona e Virtus Bologna
© foto di www.virtus.it

10 a coach Pino Sacripanti, per la determinazione che ha saputo infondere alla Virtus Bologna, trasformandola da vittima sacrificale a prima, grande sorpresa di queste Final 8. High-five per caricare i suoi giocatori a ogni cambio ed esortazioni alla numerosissima curva bianconera sono stati una costante di una partita gestita con maestria dalla panchina. Tranne ovviamente in quegli ultimi, decisivi secondi. Ma tutto è bene quel che finisce bene, come le generazioni più vecchie sentivano ribadire in chiusura di ogni episodio di Nick Carter... e con l'Olimpia Milano questa volta a dover chiudere la fatidica porta.

10 (ironico) all'Armani per la capacità di accendere ogni volta l'interesse intorno alla manifestazione fiorentina. Era accaduto l'anno scorso con l'eliminazione patita da Cantù, è risuccesso quest'anno contro Aradori e compagni. Al netto di un periodo non propriamente fortunato, le partite "secche" non paiono proprio essere il forte della squadra di coach Pianigiani. Un limite che però si scontra con l'obiettivo dell'italico "triplete" (Supercoppa, Coppa Italia e Campionato) dichiarato anche all'inizio di questa stagione dai vertici del club. E che stride anche con gli investimenti fatti anche in corso d'opera.

9 a Travis Diener, proprio come gli assist smistati nel successo su Varese che ha mandato la Vanoli in semifinale. Ma più che il tabellino (che vede anche 7 punti con 2/7 al tiro in 27' sul parquet), a brillare è la capacità del play americano di essere l'assistente in campo di coach Sacchetti, con tanto di scambi d'opinione tra una pausa di gioco e l'altra.

8 a Tony Taylor (23 punti) e Andrew Crawford (22), top-scorer rispettivamente di Bologna e Cremona, future avversarie sabato. E due squadre in cui non mancano di certo le bocche da fuoco: se l'emozione non farà tremare le mani, facile prevedere un match ad alto punteggio e relativo spettacolo.

7,5 in casa Virtus Bologna anche alla consistenza di Pietro Aradori (15 punti) e all'energia della coppia Moreira - M'Baye: in doppia doppia il primo (14 punti, 10 rimbalzi), determinante nel rintuzzare i riavvicinamenti dell'Olimpia il secondo (14 punti, quasi tutti nei momenti topici, più 6 rimbalzi e 2 stoppate).

7 a David Cournooh e Michele Ruzier, due italiani che nella Virtus e nella Vanoli trovano minuti semplicemente perché... se lo meritano. 

5 alla scelta di coach Pianigiani di lasciare in borghese Nedovic e Bertans: in una partita persa perché non ha funzionato il tiro (23/47 da due, 9/31 da oltre l'arco), avere due cecchini in più avrebbe fatto la differenza. E James non avrebbe patito la "serata no" come invece gli accade ogni volta che le cose non funzionano e lui si sente addosso tutta o quasi la responsabilità dell'attacco. O forse va addirittura invertito il rapporto causa-effetto? Cioè inizia a sbagliare (e strafare) proprio perché si sente già in partenza caricato dei maggiori oneri in attacco?

4 a Dominique Archie (2 punti) e Ronald Moore (3): senza il loro apporto, impensabile per Varese poter vincere. E anche se coach Caja continua a vedere il bicchiere pieno "non a metà, ma per 3/4" (come detto in conferenza-stampa a commento del percorso stagionale sin qui seguito), è indispensabile che il duo si rimetta presto al lavoro, perché tra Coppa e Campionato la strada dell'Openjobmetis è ancora lunga.

Paolo Corio