Caso Robinson: Fortitudo e Vuelle alla resa dei conti al Collegio del CONI

Caso Robinson: Fortitudo e Vuelle alla resa dei conti al Collegio del CONI

Lo scorso 10 aprile Pesaro schierò nella partita di campionato contro la Fortitudo Bologna il play americano Justin Robinson, reduce dall'infezione al Covid­19, senza che avesse osservato tutti e dieci i giorni di isolamento previsti dal protocollo federale.

I vari gradi di giudizio della FIP lo hanno pubblicamente riconosciuto nella motivazione della decisione in punto di omologazione della gara (salvo ritenere anche l' inesistenza dello 0­-20 come sanzione, e l'assetto divieto di analogia), rimettendo contestualmente gli atti alla Procura Federale per la verifica dei profili disciplinari consequenziali.

Robinson non avrebbe dovuto giocare, in sostanza, ma per il fatto che la regola non prevedeva sanzione la Victoria Libertas Pesaro se la passò liscia vincendo pure il match con il punteggio di 79-77.

L'esame della faccenda è andato avanti lo stesso e potrebbe conoscere finalmente un epilogo: il 19 luglio le parti coinvolte discuteranno davanti al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI la regolarità dell'omologazione del risultato. E si verificherà se la condotta di Pesaro sia imputabile o meno di slealtà e scorrettezza o addirittura di frode e/o illecito sportivo.