Cantù + ASM Global = salvezza già in tasca (ma non ditelo ai giocatori)

17.04.2021 09:00 di Paolo Corio Twitter:    vedi letture
Cantù + ASM Global = salvezza già in tasca (ma non ditelo ai giocatori)

Si diventa davvero forti imparando dagli errori. E la Pallacanestro Cantù dimostra di aver fatto tesoro di questa regola che vale nello sport come nella vita: da quella notte non solo climaticamente da brividi del 18 febbraio 2019, in cui Gerasimenko accettò di cedere un club ormai più che sull’orlo del fallimento, eccoci così a questo 16 aprile 2021 con l’annuncio dell'accordo decennale con il colosso dell’entertainment ASM Global, che possiede tra gli altri lo Staple Center di Los Angeles (la casa dei Lakers) e la 02 Arena di Londra, oltre a gestire più di 300 venues nel mondo (tra le quali il Barclays Center dei Brooklyn Nets) dedicate agli eventi sportivi come ai concerti musicali, agli spettacoli in genere e alle convention di settore.

Durante la conferenza-stampa di presentazione dell’accordo, Giuseppe Rizzello di ASM Global ha rivelato un aneddoto curioso ma illuminante al contempo: «Quando ho presentato il progetto nella nostra casa madre di Los Angeles, la seconda slide era dedicata all’ubicazione di Cantù… spiegando che era a un quarto d’ora di auto dalla casa di George Clooney sul lago di Como». Messaggio immediatamente recepito dalla dirigenza del colosso americano e che al contempo certifica come l’operazione del nuovo Palazzetto rappresenti per il partner d’oltreoceano un business che va ben oltre la Pallacanestro Cantù. Ma del quale il club brianzolo potrà solo beneficiarne: non a caso Andrea Mauri, al quale non possiamo bonariamente risparmiare la battuta di aver perforato come pochi la cortina di ferro, passando dalla Red October di sovietica memoria a un’inimmaginabile partnership a stelle e strisce, ha giustamente parlato di “piano industriale” anche per il club biancoblu. «Un progetto che non si basa solo sull’azzeccare i giocatori giusti per una certa stagione, ma che vuole arrivare ai risultati sportivi attraverso un programmato progetto di crescita»: parole sante, quelle di Mauri. Che hanno trovato eco nell’intervento del presidente Roberto Allievi in un 16 aprile che coincide anche con il suo compleanno, assumendo così non solo scaramanticamente una ben precisa valenza nella storia della pallacanestro canturina.

Un business-plan a prova di tutto, quello presentato da Cantù Next e ASM Global, anche a prova del Manuale per la concessione delle licenze appena varato dalla LBA e passato alla Fip per stabilire i parametri finanziari di ammissione. Sì, perché alla fine la partnership conquistata da Cantù «grazie anche a una maniacale attenzione per scadenze e dettagli finanziari» (sempre parole di Giuseppe Rizzello) ha di fatto una valenza immediata: quella di mettersi comunque al riparo dal rischio retrocessione. Ma non ditelo ai giocatori dell’Acqua San Bernardo: perché in Brianza amano conquistarsi tutto, anche la salvezza alla fine di un Campionato bizzarro non solo per il Covid. Con il presidente Allievi che sarebbe il primo a dire agli americani: «Avete visto? Noi il nostro l’abbiamo fatto fino in fondo, ora rimbocchiamoci le maniche insieme». Perché il piano industriale è fondamentale, ma certi valori contano a prescindere. Sempre imparando dagli errori. Quelli che Gaines (nella foto) e compagni dovranno limitare al minimo domenica alle 19,30 nella sfida delle sfide contro Reggio Emilia e poi nella trasferta di Bologna contro la Fortitudo. (Paolo Corio)