LBA - Le toppe della Virtus Bologna

11.01.2022 14:27 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
LBA - Le toppe della Virtus Bologna
© foto di Savino Paolella

Superata l’ansia e la preoccupazione dopo il comunicato sulla condizione del ginocchio sinistro di Milos Teodosic, la Virtus è ancor di più in emergenza. Una situazione paradossale, in una stagione dove la VNera ha sempre fatto i conti con l’infermeria; per l’esattezza ventuno stop in ventidue partite. Difficile fare valutazioni lucide su una squadra pensata e creata in estate e pian piano stravolta nei suoi equilibri, nelle sue ideologie a causa dei tanti infortuni che ha subito. 

Il suo allenatore Sergio Scariolo ha sempre dovuto rivedere i suoi piani, gli schemi e le tendenze in attacco ed in difesa, un doppio lavoro ed un limite molto basso di errore, superato nonostante tutto. 
Si è sempre dovuto re-inventare la squadra a disposizione nel pre e durante la gara.
Una squadra in cui sono arrivati JaKarr Sampson e Isaia Cordinier per sostituire Ekpe Udoh e Awudu Abass.  
Ma se gli ultimi due sono stati colpiti da due rotture del legamento crociato a stagione finita, i primi hanno comunque avuto acciacchi che hanno fatto saltare tante gare. Sostituti poi diversi per caratteristiche e non emulazioni di chi ha salutato anzitempo cambiando anche la percezione di chi è rimasto: il mercato delle svendite offriva questo, aggiungere nuovi corpi con una chimica ed un equilibrio tutta da ritrovare.
Il momento nefasto però ha aggiunto anche l’infortunio all’ala grande titolare Kevin Hervey ed il sempre più lento recupero del colpo estivo Nicolò Mannion, insieme a tanti piccoli ma da non sottovalutare stop che hanno visto la squadra al completo solo due volte: contro Valencia e contro Ulm, un referto pieno sì, ma non operativo al cento per cento. 

Una Virtus dunque ogni volta diversa, con tante toppe su un vestito inizialmente ben realizzato ma con la ricerca di un esito positivo con tante idee e con l’orgoglio dei giocatori. 
Partite che quindi pesano il doppio a livello mentale e fisico comportando anche l’ovvia usura e la gestione di chi non si è mai fermato: da prendere con tutti i pregi e difetti prima di giudicare definitivamente. 
Tante toppe per salvare e preservare un vestito per aprile: il margine d’errore quest’anno in coppa è minimo, per l’Italia c’è ancora tanto tempo.