LBA - Sandro Gamba "I principi chiave dell'Olimpia ci sono tutti"

LBA - Sandro Gamba "I principi chiave dell'Olimpia ci sono tutti"

Torna la rubrica di Sandro Gamba del martedì con le considerazioni sull'Olimpia Milano e la pallacanestro italiana del coach sulle pagine de La Repubblica edizione Milano. Ecco il suo intervento.

Due cose premono, più di altre, a chi allena. La capacità di migliorare, partita dopo partita. E la mentalità: tanto più somiglia la squadra al suo coach, tanto più saprà cosa fare sul parquet. Ecco, questa Armani mi sembra già molto avanti su entrambe le strade. La vedo progredire, le vedo mettere in pratica in fretta le cose nuove che Messina le insegna in allenamento, gioca sempre un pochino meglio di settimana in settimana e questo è fondamentale per i club che puntano in altissimo.

Per vincere, devi crescere sempre, devi farlo fino all'ultima partita, finali o spareggi che siano. Vedo un'Olimpia attenta, consistente, completa in ogni ruolo. Anzi, con almeno un fuoriclasse per ruolo, e dietro un giocatore buonissimo. C'è sicuramente qualcosa da pulire nell'esecuzione degli schemi, ma è ovvio che ci sia a novembre in ogni squadra che rinnova cinque o sei elementi.

I princìpi­ chiave, però, ci sono già tutti: la squadra si aiuta in difesa, copre meglio il lato debole ed è molto più compatta a rimbalzo che in passato, con i suoi quintetti grossi e gli esterni che aiutano. Così può anche giocare di più in velocità rispetto al passato, e questa è un'arma che ha sempre pagato, in particolar modo in Eurolega.

Vedo protagonisti due italiani come Nicolò Melli e Gigi Datome e non può che farmi piacere. Da due con la loro esperienza e il loro curriculum è anche lecito aspettarselo. Ma non era così scontato che Nick fosse così decisivo per l'assetto di squadra, fosse già il giocatore chiave per difesa e attacco, quello che fa girare meglio i compagni insieme al Chacho Rodriguez, che facilita le scelte davanti, quello che, se lo togli, la proverbiale somma fa meno del totale.

E Gigi ha mostrato grandissimo carattere a reagire alle critiche per la mancata partecipazione all'Olimpiade: rinunciare a Tokyo, non dimentichiamolo, è stata una coltellata al cuore prima di tutto per lui, e le critiche le ha sfruttate come stimolo per migliorare, per dimostrare che avevano sbagliato a dargli addosso.

Tra i nuovi, Devon Hall è già preziosissimo per la sua versatilità; guardia, ala o playmaker, per lui non fa differenza, usa indifferentemente le due mani (dote rara per i mancini) ed è sempre efficace. Come Mitoglou, altra eccellente addizione: tutti guardano alla dolcezza delle sue mani, io guardo alla rapidità dei suoi piedi e al suo potenziale ancora inespresso.