Facts and Figures - L'uomo che fece stonare Mozart

09.09.2020 08:00 di  Marco Garbin   vedi letture
Bogues contro Petrovic
Bogues contro Petrovic

Il nostro viaggio nella storia del basket ci porta in Spagna. Siamo nel 1986 e la capitale Madrid ospita i mondiali, particolarmente interessanti data la presenza sul parquet di astri nascenti della palla a spicchi come Sabonis e Petrovic, entrambi in odore di NBA. E quale palcoscenico migliore per i due gioielli se non il mondiale?
Drazen Petrovic in particolare ha la nazionale costruita intorno a sé e, complice anche il suo estremo perfezionismo, non ammette errori. Il Mozart dei canestri invece, durante quel mondiale, subisce una delle sconfitte più cocenti della sua carriera.
Si gioca contro gli Stati Uniti, a quel tempo ancora in versione collegiale. Alla vigilia il team jugoslavo, sebbene non perfetto nei suoi meccanismi, è comunque ben preparato alla sfida. Ma a tutti sfugge un elemento di vitale importanza: il talento di Bogues.
Il folletto di Baltimora, con i suoi 157 centimetri, fa letteralmente a pezzi la nazionale jugoslava intercettando l'impossibile e confezionando assist da manuale. Lo stesso Petrovic, abituato a medie sopra i 30 punti, chiude il match a quota 12 e con le mani fra i capelli!
Probabilmente Cosic e compagni avrebbero prestato prestato più attenzione al grintosissimo play statunitense se avessero saputo un po' di più su di lui. Cresciuto nei bassifondi di Baltimora, Tyrone Curtis (detto Muggsy) Bogues capisce ben presto cosa vuol dire sopravvivenza: a soli cinque anni infatti già lotta fra la vita e la morte dopo essersi trovato in mezzo ad una sparatoria.
Con il padre recluso ed una madre divisa tra lavoro e famiglia, Tyrone come molti suoi coetanei vede nello sport che ama la via d'uscita. E dove il fisico non arriva Tyrone capisce che può arrivare il cuore.
La voglia di riscatto è tale che in campo Muggsy ci mette l'anima. Molti dei suoi avversari definiranno "feroce" il suo agonismo, cercando di rendere l'idea di cosa volesse dire trovarselo alle costole. Ed è così che Tyrone si guadagna la canotta a stelle strisce e il piacere di impartire una durissima lezione al Mozart dei canestri.