EuroLeague - Sandro Gamba indica la via dei playoff all'Olimpia Milano

EuroLeague - Sandro Gamba indica la via dei playoff all'Olimpia Milano

Torna di martedì la rubrica di Sandro Gamba, che parla della sua Olimpia Milano in lungo e largo, sulle pagine dell'edizione milanese de La Repubblica. Mancano sette partite alla fine della regular season di EuroLeague, ed ogni sfida diventa fondamentale nella corsa ad un posto ai playoff che oggi vede l'AX Exchange occupare la sesta posizione, ma in un gruppone dal quale si può scivolare fuori definitivamente con appena un paio di risultati negativi.

Servirebbero i giganti. Tutti, compreso quel Gudaitis che manca e mancherà parecchio in queste battaglie di finale di stagione, dove gli uomini d'area sono ancora più importanti in battaglie fisiche e tirate fino all'ultimo canestro, dove un rimbalzo può essere decisivo. E meno male che l'Olimpia ha ritrovato Tarczewski. Cui nessuno ha mai chiesto di essere Bill Russell, ma il suo lo ha sempre fatto: punti quando taglia profondo, due o tre stoppate a partita - contro il Maccabi è andato sopra media, il buon Kaleb - e magari qualche cazzotto ogni tanto. E se li tira lui, ti arriva un quintale e mezzo addosso e lo senti. Utilità, che si spera possa apportare anche Alen Omic: è grosso, sa passare il pallone e ne spreca pochi (anche quando tutto il Forum gli grida: «Tiiiiiraaaa!»), però c'è bisogno di lottatori e lui dovrà diventarlo.

Ma quest'Armani, lo sappiamo, è più una squadra di tiratori che di pivot. Ahimé, non di gioco in velocità, anche se avrebbe tutto per praticarlo con convinzione e organizzazione. Il rientro di Nedovic sarà fondamentale, a regime potrà produrre 20-25 di qualità, accelerazioni, buoni passaggi e si integra benissimo coi James, i Micov e i Nunnally. Uno da tenere sempre in campo per tenere l'attacco al massimo dei giri. L'Olimpia però deve avere bene in mente che la strada per i playoff - complicata ma niente affatto impossibile, anzi io dico che ce la possono fare - passa dal miglioramento della difesa.

Più attenzione che in campionato, dove con tantissimi avversari ti puoi permettere di rifiatare, di avere un passaggio a vuoto. In coppa non più, e un po' di pressing, a tre quarti campo o a metà campo, darebbe un'iniezione di energia nei momenti giusti. Forze fresche arriveranno anche dalla Nazionale. Che ieri sera ha fatto riposare i milanesi contro la Lituania dopo la bella vittoria contro l'Ungheria (che vidi trionfare nel '55, nello stadio della Honved, in finale all'Europeo contro i russi: che tristezza vederli così!). Ho visto un ottimo Della Valle, che a Milano non deve più stare in panchina a covare le uova, e Cinciarini e Brooks come sempre sul pezzo, pronti a fare le cose giuste al momento giusto. Sono sicuro che le rifaranno in Eurolega.