Serie B - Sangio, i draghi a Vigevano per tentare l'impresa

Serie B - Sangio, i draghi a Vigevano per tentare l'impresa

Dopo la bella e convincente vittoria nel derby con Varese, i Draghi saranno chiamati alla proibitiva trasferta di Vigevano. Con una nuova fiducia ritrovata i blu arancio proveranno a dare continuità a ciò di positivo che sono stati in grado di fare nell'ultimo match, cercando di entrare in campo con la stessa determinazione e concentrazione per mostrare un volto diverso anche nelle sfide lontane dal Pala Bertelli. Certo la realtà del Pala Basletta metterà a dura prova i ragazzi di coach Roncari che  dovranno affrontare un avversario molto forte in quello che probabilmente è il Palazzetto più caldo di tutta la serie B. Vigevano seconda in classifica e reduce dalla Vittoria di Oleggio cercherà di consolidare la propria classifica e coach Piazza, può contare su una squadra dotata sia fisicamente che tecnicamente, con un roster profondo e versatile. In camera di regia c'è Alessandro Procacci, play, classe 1994, giocatore esperto, ottimo difensore con un buon tiro dalla distanza. Nel quintetto troviamo Michele Peroni, ex Sangio, guardia, classe 1994, giocatore importante, dotato di grande forza fisica, ottimo tiro sia da tre punti che in arresto e tiro, sa difendere anche molto bene. Insieme a lui Alessandro Ferri, ala piccola, classe 1993,  che se entra in ritmo diventa una sentenza. Ha forza fisica, intelligenza e capacità d trovare il canestro come in pochi sanno fare. Il reparto lunghi dona grande consistenza al quintetto con Nicolò Gatti, ala grande, classe 1991, giocatore completo tecnicamente, fa dell'altruismo il suo cavallo di battaglia. Alle ottime capacità di gioco in post basso, abbina una buona mano per colpire dalla media e lunga distanza  e Gianluca Giorgi, centro, classe 1995, seppur non estremamente atletico è un giocatore molto esperto, dal fisico imponente che lo rende molto pericoloso nel pitturato ma con mani educate che lo rendono pericoloso anche lontano dal ferro. Dalla panchina possono assicurare minuti di quantità e qualità due altri ex Sangio come Jacopo Mercante, guardia/ala, classe 1990, di fatto un titolare, è il primo cambio degli esterni. Giocatore esperto ed eclettico che sa mettersi al servizio della squadra, garantisce grande fisicità e solidità oltre ad un buon contributo di punti e Filippo Rossi, play, classe 1997, giocatore solido che garantisce continuità, è un valido sostegno in cabina di regia. Capitano e bandiera è un ottimo difensore e grande combattente. Coach Piazza può inoltre contare anche del giovane Vladyslav Radchenko, ala, classe 2001, che completa le rotazioni dando il suo contributo vicino a canestro o adattandosi anche come esterno.  Ci vorranno cuore e tantissima intensità per cercare  di  raggiungere qualcosa di incredibile. Sentiamo che ne pensa il coach Davide Roncari. 

Dopo la bella vittoria ottenuta con Varese con che spirito arriverete alla trasferta di Vigevano?
Avevamo bisogno di una prova convincente soprattutto per noi. Ora c’è da dare continuità, che è quello che non siamo riusciti a fare fino a questo momento. Il morale ovviamente è alto, ma la voglia di confrontarci con una squadra top è altrettanto alta.

Vigevano ha un roster di altissimo livello, con diversi ex Sangio tra le fila e con la consapevolezza di poter contare sul sesto uomo in casa, grazie alla spinta di un tifo molto caloroso. Quali sono i loro punti di forza e che partita servirà?
Giocare a Vigevano è sempre qualcosa di speciale, penso che sia il campo più bello come atmosfera del nostro campionato. Per tanti sarà una prima volta, dovremo prendere l’energia che si respira dentro lì e usarla come benzina positiva. Non mi sento di nominare nessuno, penso che la vera forza di Vigevano sia l’intero gruppo, sono allenati molto bene da un coach esperto come Paolo e sanno cosa fare sempre.

L'atteggiamento e l'approccio alla partita, sopratutto in trasferta saranno fondamentali, in che modo dovrete entrare in campo?
Noi abbiamo visto due Sangio, una da casa e una da trasferta. È giunto il momento di capire che anche lontani dal Bertelli possiamo dire la nostra, ma lo possiamo fare se giochiamo uniti e pensando prima a noi stessi, questa sarà la chiave per noi.Testa bassa e andare!