A2 - Baltur Cento ospita la capolista Fortitudo Bologna

A2 - Baltur Cento ospita la capolista Fortitudo Bologna

Al  PalaSavena di San Lazzaro di Savena (Bo), domani alle ore 18:00 andrà in scena il confronto tra Baltur Cento e Lavoro Più Bologna (Arbitri: Costa, Valleriani, Perocco). La situazione delle due squadre: tutti disponibili in casa Baltur. Roster annunciato al completo per coach Martino. È previsto il sold out del PalaSavena, per la prima volta in stagione. I tifosi Fortitudo previsti sono oltre mille, data la vicinanza della trasferta.

QUI CENTO Luca Bechi (allenatore) – “Noi dobbiamo continuare per la nostra strada. Domenica abbiamo un avversario importante, conosciamo tutti la forza della Fortitudo, è evidente. Noi dobbiamo pensare a noi: a prepararci per il rush finale, e avere il piacere di incontrare la prima in classifica. Loro chiaramente cercheranno di fare risultato, e noi dovremo farci trovare pronti quantomeno dal punto di vista dell’agonismo, anche se sappiamo della loro solidità. Questo non è il momento né di deprimersi, né di abbattersi, perché tutte queste cose qui non servono a vincere, e anzi, non servono proprio a niente. Tutti dobbiamo dare di più, a cominciare da questa partita: il nostro livello si deve alzare. Abbiamo davanti cinque partite, e cinque possibilità di vittoria. Noi cercheremo sempre i due punti, poi guarderemo ai risultati degli altri”.

QUI FORTITUDO BOLOGNA Carlos Delfino (giocatore) – “Non mi sento solo un giocatore ma anche un tifoso di questo Club. Mi sono aggiunto ad un gruppo che aveva già fatto un gran bel percorso, quindi sono contento di essere entrato in una squadra che ha fatto uno splendido lavoro. Quando sono stato chiamato la Effe accusava qualche acciacco e aveva perso una partita, sono stato contattato dal presidente Christian Pavani e non ci ho pensato un secondo. Per una sola squadra sarei sceso in serie A2, la Fortitudo. Magari facciamo la promozione, magari c’è la possibilità di continuare, perché qui io mi sento come a casa: nell’ultima partita mi sono tornati in mente tremila ricordi di 15 anni fa. Il PalaDozza è un posto unico per giocare a basket. L’emozione che il tuo pubblico ti fa provare quando rubi una palla è indescrivibile. I rumori ti esaltano e ti danno la carica. Tutto è rimasto come allora, i ricordi sono uguali al presente. Ho giocato nella NBA e quando gli altri si presentavano citando l’università da cui provenivano, io dicevo che la mia università era la Fortitudo, perché è qui che sono cresciuto e per questo non potevo non tornare. Ora c’è da portare a compimento una missione, mettendo in campo (in tutte le ultime cinque partite) tutta l’attenzione che abbiamo, ad esempio, mantenuta alta anche nell’ultimo impegno di campionato”.