LBF A1 Techfind e Coppe europee: non tutto va bene. Anzi

Tra Europa ed Italia abbiamo visto sei partite in due giorni. E ì l'ennesimo infortunio ad un ginocchio. Chi pensa davvero alle giocatrici?
17.03.2022 09:51 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
LBF A1 Techfind e Coppe europee: non tutto va bene. Anzi

Mischiare Italia ed Europa non è sempre la cosa migliore ma, visto che i primi a mischiare giornate di campionato regolare-recuperi-impegni europei alla stessa ora dello stesso giorno sono stati i dirigenti della palla a spicchi nostrani ed internazionali, ci adeguiamo per non diventar matti anche noi di pianetabasket.com

Torniamo a martedì 15 marzo quando si sono giocati due recuperi del campionato. O meglio uno, perchè Virtus Bologna-Akronos Moncalieri è stato un allenamento di qualità per tutte e due : 81 a 49 il punteggio finale con tutte le italiane di Lino Lardo a segno, Pasa, Ciavarella a 9, Cinili a 8, Barberis 5, Laterza e Battisodo a 2, guidate da Cecilia Zandalasini che ne ha messi 19. Gli altri punti da Turner e Djokic.

Ad Empoli la USE Scotti Rosa ha battuto un colpo che forse è tardivo per la salvezza ma che certifica le difficoltà di Broni di mantenere la categoria nonostante un paio di vittorie sorprendenti. Le toscane hanno avuto ragione, 59 a 48 il punteggio, delle avversarie nel finale di partita dopo che una tripla di Stoichkova ha spezzato l’ennesima parità.

Martedì è stato anche il giorno di gara2 dei Quarti di finale di Euroleague Women con il Beretta Famila Schio che ha ospitato l’USK Praga con l’obiettivo di vincere e tornare nella capitale ceca venerdì18 per cercare il passaggio alle FF. La squadra di coach Georgios Dikaioulakos ha giocato una partita ai limiti della perfezione perché ha avuto da subito una difesa aggressiva con lo scopo di impedire il gioco in velocità delle prgahesi, marchio di fabbrica di una delle squadre candidate alla vittoria finale. Fatto questo per 40 minuti – con alti e bassi – l’attacco ospite che solitamente segna ben oltre 70 punti di media, s’è fermato a 56 ed i 69 punti di Schio che sono la media della formazione italiana in Europa son bastati per un capolavoro che rimanda tutto alla Kralovka Arena di Praga, venerdì 18 alle 18.

Sempre martedì alla stessa ora è andata in scena gara 1 dei Quarti di finale della Eurocup Women’s tra Umana Reyer Venezia e Valencia, la squadra detentrice del titolo, vinto un anno fa in finale proprio con la Reyer all’ultimo secondo letteralmente. Un blackout nel secondo tempo è stato fatale alle orogranata dopo un’ottima prima metà di gara, chiusa sul 37-28 col solito asse formato da Thornton (19), Ndour (13) e Anderson (11). Valencia ha piazzato un 6-20 nel terzo periodo che ha compromesso  la gara della Reyer, e le andaluse guidate da Trahan-Davis e Salvadores (12 a testa) son passate a condurre il match. Venezia ha giocato l'ultimo quarto di rincorsa ed è tornata avanti col gioco da tre punti di Thornton ma nel finale la tripla di Allen e i liberi di Trahan-Davis successivi ad un errore di Bestagno in attacco, hanno chiuso la gara sul 57-61 finale.

Un -4 recuperabile per le venete, che però adesso sono attese dal test a Valencia: domenica 20, alle ore 20.30.

Infine mercoledì 16 ancora due recuperi di campionato. A Sassari va registrata una delle prestazioni più incredibili della stagione: Jessica Shepard ha steso quasi da sola San Martino di Lupari (89 a 79 il punteggio) con 36 e 24 rimbalzi in 38 minuti e 29 secondi di impiego, 14 su 22 da due, 8 su 9 ai liberi e 5 assist. Impressionante. Dall’altra parte niente male anche la Kelley con 34 e 12 rimbalzi.

Infine e purtroppo, la sconfitta dell’Allianz Geas Sesto San Giovanni a Faenza per 80 a 74. Sia chiaro: Faenza s’è meritata la vittoria che la mantiene molto bene in corsa per la salvezza, specie perché ad un certo punto sembrava averla persa la partita. Il purtroppo riguarda l’ennesimo infortunio che va ascritto a questa stagione disgraziata e mal gestita da chiunque si fregi del titolo di dirigente a livello nazionale: Sara Crudo si era appena ripresa da un guaio ad un ginocchio quando durante un cambio di direzione difensivo si è accasciata urlando di dolore toccandosi l’altro ginocchio. Speriamo non sia grave ma le prime impressioni raccontano di legamenti partiti, stagione finita.

Male, male, male, molto male: in nemmeno sette mesi di attività agonistica sono 15 gli infortuni importanti registrati di cui 10 alle ginocchia. Sette da gennaio ad oggi, sei ginocchia ed una caviglia.  Più quelli di cui non sappiamo nulla perché le società hanno scelto di tutelare la privacy delle atlete e la loro. E da qui a fine marzo mancano ancora 22 partite da giocare: 6 della 24^ giornata (quella del fine settimana 19/20 marzo), 7 di recupero, 7 di Coppa Italia e 2 delle Coppe di Venezia e Schio, sperando che vadano avanti.

Serve altro perché qualcuno faccia un mea culpa e si faccia una riflessione seria invece delle stupidaggini sparate sino ad oggi? Davvero la salute delle ragazze è in cima ai pensieri di qualcuno?