LBA - Milano espugna il Taliercio di una Reyer che non sfigura

15.12.2019 19:06 di Marco Garbin   vedi letture
LBA - Milano espugna il Taliercio di una Reyer che non sfigura
© foto di Olimpia Milano

Sfida da "Campioni" questa sera al Taliercio, tutto esaurito già da inizio settimana. A dar battaglia ad un'Umana Reyer acciaccata arriva infatti Milano, seconda in classifica con Sassari ma comunque al di sotto delle attese vista anche la caratura del suo organico.
Non se la passano meglio i veneziani che, oltre ad occupare una posizione di metà classifica che poco si addice ai Campioni in carica, faticano a trovare la quadra del gioco (e la sconfitta contro la modestissima Pistoia ne è la fotografia chiara e netta). Oggi poi, contro un osso decisamente duro, pesa la disponibilità "a mezzo servizio" di Stone e Daye.
Fra i meneghini, assente Nedovic, occhi puntati sul faro Sergio Rodriguez, sul potentissimo Kaleb Tarczewski e sull'ex NBA Luis Scola, ancora in rodaggio ma dall'esperienza a dir poco "pesante".
Come già anticipato da coach Messina, applauditissimo dal pubblico del Taliercio nel pre-gara, osservati speciali Watt, Chappell e Bramos che, nonostante le prestazioni altalenanti, resta un potenziale fattore decisivo per le sorti di un match aperto ad ogni pronostico.
Ed è infatti un match denso di capovolgimenti di fronte e che si risolve all'ultimo minuto, anzi negli ultimi 5 secondi, quando Micov infila la tripla del +1 per Milano, facendo pesare ancor più i due tiri liberi sbagliati da capitan Bramos una manciata di secondi prima e che avrebbero permesso a Venezia di amministrare gli ultimi secondi di gioco in vantaggio. Ma del senno di poi sono pieni i fossi si suol dire, e quel che resta è un match pregevole, giocato a viso aperto da due squadre di altissimo livello. Venezia, grazie alla sua difesa collaudata, argina a dovere i talentuosi terminali di Milano tenendo sotto la doppia cifra addirittura un Tarczewski con 20' nelle gambe. Ed è infatti dalla distanza che Milano ha saputo far suo il match, grazie alle 10 triple infilate da Roll (3 su 3) e Rodriguez (3 su 5, MVP), fino ad arrivare a quella decisiva di Micov. Ma potrei star qui a scrivere tutto ed il contrario di tutto e, comunque sia finita, quella di stasera è una fotografia del basket che varrà la pena di ricordare.

La gara
Big match della tredicesima giornata al via dopo l'omaggio a Paolo Pellegrini, sostenitore della Reyer e noto imprenditore veneziano recentemente scomparso. Primi punti di marca ospite con Scola al quale risponde Watt dal pitturato. Dopo un paio di tentativi dalla distanza poco guardabili da entrambe le parti Watt col suo mancino porta avanti Venezia. Milano ha risposta pronta con Gudaitis che si porta a spasso mezza difesa e insacca da sotto. Messina manda in campo Tarczevski per limitare Watt ma il meneghino è subito costretto al fallo contro il connazionale. L'asse americano Stone-Bramos porta Venezia sul +3 mentre il tentativo di allungo di Chappell si spegne sul ferro. Il numero 21 della Reyer si fa perdonare intercettando un passaggio in area di Scola ma la transizione che ne segue è sterile per i lagunari. Messina butta nella mischia Brooks e il temutissimo Rodriguez ma è Venezia con una palla rubata da Mazzola e infilata da Bramos a dare ancora spettacolo. Milano trova con Roll la tripla del -2 mentre si varca la metà del primo parziale. Ancora una tripla di Roll ed è vantaggio ospite ma è  solo per pochi secondi perchè De Nicolao risponde da par suo. Dopo la bella difesa di Mazzola è Rodriguez a farsi iscrivere a referto con un colpo in sospensione dalla media distanza. Dalla lunghissima risponde subito dopo Bramos per il 15:12 a 2' e spiccioli alla conclusione del primo parziale. Negli ultimi 120" si entra con Rodriguez alla lunetta per fallo anti sportivo di De Nicolao e Milano si porta a quota -1. Bramos prova subito a rimettere margine ma la sua bomba si spegne sul ferro. I punti per i lagunari li porta a casa invece Daye dalla lunetta. Dopo l'alley-oop mancato da Tarczewski e il canestro dalla media di Tonut, proprio mentre Venezia sembrava in grado di incrementare il distacco, Rodriguez mette la quinta e infila le due triple che consentono a Milano di chiudere addirittura avanti per 19:20.

Via al secondo parziale con Filloy e Vidmar a segno per il +3 Umana Reyer. Al canestro di Brooks risponde Daye dalla distanza per il 26:22. Il potenziale dei singoli tiene Milano a ruota e questa volta è Micov a permettere il rientro con una tripla smarcato. Sempre dalla distanza è ancora Roll a punire, anche lui completamente smarcato. Sul 26:28 De Raffaele chiama time out. Si rientra nel vivo con Filloy che trova il varco e infila da sotto per il 28 pari. La difesa sugli uomini fuori dall'area non è contemplata questa sera dagli orogranata e capitan Cinciarini ne approfitta senza troppi complimenti al minuto 14, portando così Milano sul 28:31. Gli risponde Chappell da sotto e l'americano va a prendersi il gioco da 3 per fallo di Roll. La risposta dell'Olimpia arriva con Micov, ovviamente ancora da fuori. La risposta di Stone non trova successo e ancora Micov, non pago, infila anche da sotto per il +5 ospite. Bellissimo lo scambio De Nicolao-Chappell che permette a Venezia di accorciare ma Cinciarini è abilissimo nel trovare la strada giusta per arrivare al canestro pochi secondi dopo. 2' all'intervallo lungo e Bramos dalla sua mattonella infila il 36:38. Il capitano orgranata si ripete e Venezia rimette il naso avanti. Milano ha l'occasione di rispondere subito con l'ex Biligha, in lunetta per fallo di De Nicolao. Per lui solo 1 su 2. Ultimo minuto e Venezia da' spettacolo con lo scarico di Mazzola e schiacciata di Watt a seguito. Milano risponde con la concretezza di Scola che infila facile dal pitturato. Ultimo possesso per Milano che porta palla con Rodriguez che subisce fallo da Chappell. Una successiva spinta a gioco fermo di Cinciarini sul numero 21 della Reyer innesca una bagarre subito sedata dalla terna arbitrale. A 3" dal termine del secondo parziale giostra di time out, con l'obiettivo per Milano di chiudere avanti la prima parte di gara e per Venezia di mantenere il 41 pari. Lo schema Scola, Roll e scarico su Rodriguez porta lo spagnolo alla soluzione dalla distanza che si spegne sul ferro. Le squadre rientrano così negli spogliatoi sul 41 pari. In questa prima parte di gara Venezia ha fatto vedere qualità e quantità, trovando punti e bel gioco anche con le seconde linee in campo e "sfigurando" solo a rimbalzo (9 a 14). Milano è "tanta roba" comunque e, nonostante le otto palle perse, fa piovere una pioggia di triple sui padroni di casa che vale ben 24 dei 41 punti realizzati. I due migliori in campo, Bramos da una parte e Rodriguez dall'altra, promettono nei 20' (almeno) a seguire lo spettacolo attesa dallo scontro fra le due squadre che hanno dominato gli ultimi quattro campionati.

Al via la seconda parte di gara con Scola a segno dal pitturato. La risposta di Bramos si spegne fra le maglie difensive milanesi ma è Watt poco dopo ad infilare il 43 pari. Difesa forte da entrambi i lati del campo con Mazzola che si distingue. Ancora Scola per Milano riesce a trovare la via del canestro e realizza un gioco da 3 per fallo di De Nicolao. Il testa a testa continua con Chappell (splendidamente trovato da Filloy) e Roll ma sono ancora i meneghini a condurre di 3 lunghezze dopo 3' del terzo parziale. Scola dalla lunetta per fallo di Watt porta il vantaggio ospite a quota 5 ma Daye dalla media accorcia prontamente. Dopo la bella azione che porta Filloy al tentativo (fallito) dalla distanza è Milano ad allungare con Tarczewski che realizza l'alley-oop del 47:52 mentre il tabellone dice 4'13" al termine del terzo parziale. Dopo il libero di Watt ancora Tarczewski in fotocopia ad eludere la marcatura di Watt. Il numero 50 orogranata non si fa trovare altrettanto impreparato sul contropiede di Brooks e Tonut ha la possibilità di accorciare il divario. Tarczewski sotto il ferro sa di essere micidiale e lo dimostra ampiamente siglando il +7, mitigato da Daye a poco meno di 120" dal termine del parziale. Ancora il numero 9 lagunare riceve in area, si gira ed infila a canestro ma Rodriguez, in lunetta per un fallo molto dubbio di Stone, riporta il vantaggio meneghino a quota 5. L'ultimo tentativo orogranata si spegne sui 24". Si entrerà nel quarto parziale sul 54:59.

Il parziale inizia male per Venezia, con una palla persa in azione offensiva. I lagunari non trovani varchi e devono affidarsi a tentativi dalla distanza che sono un po' una lotteria. Milano si affida alla classe di Rodriguez ma anche la difesa orogranata rende la vita difficile allo spagnolo e compagni. I punti li trovano Stone dalla distanza e Watt dall'area (dopo palla rubata a Rodriguez), e Venezia è ora avanti 60:59. Il match si fa incandescente e i contendenti sono ormai ai ferri corti. De Raffaele manda in campo De Nicolao al posto di Stone per apportare "freddezza" alle ripartenze veneziane e, con 5' scarsi al termine del parziale, provare a difendere il risicatissimo vantaggio prima del gran finale. Messina punta invece sulla stazza di Tarczewski, sulla fantasia di Rodriguez e sulla buona mano dalla distanza di Roll. Proprio Tarczewski dalla lunetta permette a Milano di rimettere il naso avanti. Per anti sportivo (molto dubbio) di Rodriguez De Nicolao avrebbe la possibilità di ribaltare il risultato ma spreca entrambi i liberi. Ma ci pensa Daye con una splendida tripla a regalare un sussulto al Taliercio. Venezia prova a difendere con i denti alle sfuriate degli uomini di Armani ma deve concedere tiri dalla lunetta e a 3'30" dal termine del parziale Rodriguez fa 63 pari. Si prevede un finale colpo su colpo. Bramos dice la sua fintando il tiro dalla distanza e guadagnando spazio per la conclusione dall'area. La risposta di Tarczewski viene fermata dal fallo in attacco. Dall'altra parte ci prova Stone ma Brooks ne spegne le velleità. Rodriguez infila dall'area e Daye gli risponde con una tripla vellutata a 1'39" dal termine del quarto parziale, portando Venezia sul 68:65 e per Messina è tempo di time out. Prevedibile una sfuriata dei milanesi che viene contenuta (forse anche fallosamente) dalla difesa orogranata fino al bellissimo canestro di Rodriguez dalla distanza a 50" dal termine del parziale. Punteggio sul 68 pari e time out questa volta per De Raffaele. Ultimi possessi fondamentali da una parte e dall'altra. Si inizia con Venezia. Chappell in alley-oop per Watt che realizza. Dall'altra parte fallo di Daye su Brooks che va in lunetta. Per lui 0 su 2. Meno di 23" dal temine e Venezia in lunetta con Bramos. Anche per lui 0 su 2. Milano in attacco con Rodriguez che scarica su Micov che a meno di 5" dal termine del parziale infila la tripla del +1 Milano. Time out di De Raffaele che deve disegnare l'azione della vittoria. Stone dalla rimessa in attacco, palla a Daye che viene chiuso dalla difesa meneghina, di nuovo a Stone che prova una tripla in posizione estremamente precaria e trova solo il ferro. Milano con le unghie porta a casa la vittoria.

Umana Reyer Venezia vs AX Armani Exchange Milano 70:71 (19:20) (22:21) (13:18) (16:12)

Le squadre
Venezia
Stone 3, Bramos 15, Tonut 5, Daye 17, De Nicolao 3, Filloy 4, Vidmar 2, Chappell 7, Mazzola 0, Pellegrino ne, Cerella ne, Watt 14

Milano
Della Valle 0, Micov 11, Biligha 1, Gudaitis 2, Moraschini 0, Roll 11, Rodriguez 19, Tarczewski 9, Cinciarini 5, Burns ne, Brooks 2, Scola 11