EuroLeague - Nunnally e Omic osano dove non possono James e Gudaitis

EuroLeague - Nunnally e Omic osano dove non possono James e Gudaitis

L'Olimpia Milano fa la sua gara, gagliarda e molto combattuta, in casa del Gran Canaria e vince dopo un tempo supplementare. Partita dalle molte emozioni e dalle mille palpitazioni, in cui si ricorderanno parecchie cose. Soprattutto il dover superare lo schock dell'infortunio nel secondo quarto di Arturas Gudaitis, con l'ultimo arrivato Omic a doversi spendere più di quanto gli avrebbe mai offerto Pianigiani, creando il presupposto di giocare il tempo supplementare con una small ball con Brooks da centro.

Ma anche la perdita intorno al 35' di Mike James per falli, con l'esordiente Nunnally a doversi trasformare nel salvatore della patria e a fare una prestazione incredibile per uno che pochi giorni fa guardava da una panchina la NBA. MVP, il caro James Nunnally, prezioso e glaciale tiratore di liberi nei minuti conclusivi quanto Andrea Cinciarini è il solito metronomo della squadra in qualsiasi frangente venga chiamato in campo.

E' anche la partita di Marcus Eriksson, nel bene e nel male, lasciato tanti minuti in panchina dal suo allenatore Victor Garcia nell'ultimo quarto, ma preziosissimo tiratore da tre per guadagnare l'overtime - con un piede che lascerà dubbi per sempre se abbia toccato o meno la linea da tre punti - ma anche il tiratore dell'ultima palla del match che, se invece di rimbalzare sul ferro fosse entrata, adesso saremmo tutti a gridare il De Profundiis per la banda Pianigiani.

E mentre lasciamo scaricare l'adrenalina di questa partita, è giusto ricordare che l'AX Armani ha fatto la gara nel primo tempo, ha contenuto la voglia di riscatto del Gran Canaria nei due quarti centrali, ha costruito un prezioso +6 quando Mike James ha dovuto abbandonare il campo, con tecnico alla panchina. E l'assalto finale della squadra spagnola, coronato dalla bomba di Eriksson e dall'incavolatura di Pianigiani perché nessuno l'aveva fermato con un fallo!

 

 

Qui segna per primo il GranCa, ma la reazione dell'Olimpia sono cinque punti di Nunnally - compreso il tecnico ad Garcia - e due liberi di Brooks 91-96. Un altro gruzzoletto che, stavolta, si rivela decisivo. Hannah fa qualche miracolo, Balvin segna, poi le triple di Baez e Tillie fanno il -1 perché Micov da tre e Nunnally non sbagliano un colpo. Sei secondi alla fine quando Nunnally torna di nuovo in lunetta, ma dentro ci va solo il primo. Non c'è timeout, solo il tempo di provare un'azione che Eriksson, come fosse Paganini, non ripete.

Gran Canaria - Olimpia Milano 104-106. Boxscore: 28 Eriksson, 12 Tille e Hannah per il Gran Canaria (6-15); 24 Micov, 22 James e Nunnally, 12 Kuzminskas, 6 Gudaitis, Omic e Bertans, 4 Brooks e Jerrells per l'Olimpia (10-11) ottava alla pari del Baskonia.