Champions League - Naufragio a Tenerife dei sogni dell'Orlandina

Champions League - Naufragio a Tenerife dei sogni dell'Orlandina

L'Orlandina esce dal Pabellon de Deportes de Tenerife Santiago Martin schiacciata, ridimensionata, disillusa. La sconfitta numero quattro, la più brutta nelle quattro gare di regular season fin qui sostenute, viene contro i Campioni in carica dell'Iberostar, d'accordo, ma per come è maturata sembra suggerire che il miracolo paladino sia finito e bisogna solo stare attenti al contraccolpo psicologico nel campionato italiano.

Sovrastata fisicamente in attacco da una fisicità dei canari a tratti tracimante e che l'ha tenuta a medie del 27,7% al tiro che hanno vanificato i 13 rimbalzi d'attacco, la SikeliArchivi si è ritrovata sul 26-12 alla fine del primo quarto senza poter avere un'idea di come contenere la prestanza fisica degli avversari che sono andati al riposo lungo sul +21.

 

La ripresa è somigliata più a un tiro al bersaglio degli spagnoli, e via via la più grossa preoccupazione è sembrata solo quella di non venire doppiati. Tanta volontà ma qualche volta applicazione incerta dei giocatori dell'Orlandina, con le 15 palle perse pronte a innescare rapidi contropiedi.

Finisce 88-47. Boxscore: 13 Tobey, 11 Abromaitis, Beiran, White, 10 Allen per il Tenerife; 15 Wojciechowski, 14p+13r Edwards per l'Orlandina.