Leandro Bolmaro: «Restare a Milano è fantastico. Gioco di più e sono felice»
Leandro Bolmaro ha parlato a La Repubblica ed. Milano. L'argentino ha sottolineato come «restare a Milano è stato fantastico, se cambi squadra spesso finisci un po' in confusione». E ha proseguito: «Al mio secondo anno qui, mi sento a casa, in una società di altissimo livello dove vorrei restare a lungo. Ho parlato col coach a inizio stagione per sapere cosa volesse da me. Siamo tanti nella stessa posizione in campo e volevo capire cosa dovessi fare in questa squadra. Ho realizzato di dover essere più aggressivo ma anche più consistente, esserci sempre. Con Quinn Ellis è stato facile trovarsi anche se siamo simili in molte cose: anche lui mette potenza e energia, anche lui lavora tanto per migliorare il suo gioco e sul campo possiamo scambiarci i ruoli, aiutarci e sostenerci a vicenda».
Bolmaro ha parlato di come è cambiato il suo ruolo rispetto alla scorsa stagione. «Gioco di più e sono felice per questo, ho lavorato tanto la scorsa estate, per migliorare, evitare gli infortuni e per poter restare in campo ad alto livello per più minuti senza cali. Ho fatto solo 10 giorni di vacanza, per il resto mi sono sempre allenato a Barcellona, sul fìsico, sul tiro da tre, per avere più fiducia. Sono molto contento di come sta andando, personalmente e per la squadra, me lo merito per lo sforzo che sto facendo. Siamo stati un po' sfortunati nelle due gare perse all'ultimo tiro in Eurolega, ma potevamo vincere: sono state partite affrontate seriamente».
Parlando della nuova Olimpia, l'importanza dei vetearani. «I veterani che sono arrivati hanno portato quel tipo di esperienza di cui avremmo avuto bisogno anche l'anno scorso, quando eravamo più giovani. Persone coinvolte nella squadra, desiderose di tenere tutte le situazioni e le persone assieme, cosa che è mancata un po' la passata stagione. Un giocatore come Dunston rende tutto più facile per i compagni e il coach, per quello che fa ogni giorno per la coesione del gruppo oltre che per l'enorme esperienza». Ma anche di un «buon mix di gioventù ed esperienza, con giocatori di grandi qualità e capaci di mille opzioni diverse. Nessuno è egoista, abbiamo una buona chimica. La stagione è la più lunga di sempre, va vissuta gara per gara, abbiamo la possibilità di conquistare i playoff ma dobbiamo riconoscere gli errori e saper tirare dritto attraverso momenti difficili. Siamo una bella squadra, ognuno è calato nel gruppo, c'è un impegno reciproco tra noi e per questo sono felice»