NBA Cup: Maxey trascina i 76ers, Nets battuti 115-103 a Brooklyn

I Philadelphia 76ers vincono 115-103 sul campo dei Brooklyn Nets, controllando dal primo all’ultimo possesso grazie alla serata completa di Tyrese Maxey (22 punti, 9 rimbalzi, 7 assist). Philadelphia si presenta a corto di rotazioni senza Joel Embiid (ginocchio destro, nona gara di stop), il rookie VJ Edgecombe (polpaccio sinistro), Kelly Oubre Jr. (ginocchio sinistro) e l’ex Net Trendon Watford (inguine), ma trova risposte dalla panchina e dal collettivo. Jared McCain firma 20 punti dalla second unit, Quentin Grimes aggiunge 19 con 9 assist: i Sixers evitano la terza sconfitta consecutiva e restano sopra .500 a 10-8. Paul George contribuisce con 14 punti dopo essere stato in dubbio (distorsione alla caviglia destra), mentre Adem Bona ne mette 13: Philadelphia tira il 48,9% e domina nel pitturato con 58 punti in area.

Brooklyn scivola a 0-9 in casa e perde per la seconda volta stagionale contro i Sixers, priva anche di Michael Porter Jr., fermato da fastidi alla parte bassa della schiena accusati nel 113-100 contro i Knicks. Il rookie Egor Demin è il faro dei Nets con 23 punti e 9 rimbalzi, Noah Clowney e Tyrese Martin ne aggiungono 16 ciascuno, Terance Mann 14: tiro al 40,5% e 18 palle perse. L’avvio è tutto Sixers: 52,2% al tiro e 31-23 dopo il primo quarto.
Maxey spara la tripla da 34 piedi per il 54-33 a 6:01 dalla fine del secondo periodo, poi Justin Edwards mette il 59-39 a 3:50, con gli ospiti che vanno al riposo sul 63-48.

Nella ripresa Brooklyn torna a 74-65 dopo una tripla di Demin a 4:07 dal termine del terzo, ma Philadelphia ripristina la doppia cifra e entra nell’ultimo quarto sull’87-75. Tentativo di rimonta tardivo dei Nets: nel quarto periodo arrivano tre rientri fino a -9 grazie a Demin (layup e due triple negli ultimi 4’30”). I Sixers chiudono i conti quando Bona segna da tre per il 115-103 con 1:16 sul cronometro, sancendo una vittoria mai realmente in discussione.
Philadelphia completa la serata con solidità difensiva e gestione del ritmo, mentre Brooklyn resta alla ricerca del primo successo interno.