NBA - Bucks, Giannis Antetokounmpo: "Giocare in Europa è veramente duro"

 NBA - Bucks, Giannis Antetokounmpo: "Giocare in Europa è veramente duro"
© foto di nba.com

Giornata di Media Day quella di domenica 25 settembre in casa Milwaukee Bucks. Al centro delle attenzioni, ovviamente, Giannis Antetokounmpo e la sua esperienza con al Nazionale greca in estate, in continuità dopo il campionato NBA.

Stanchezza. "Dopo aver giocato molto a basket negli ultimi anni, devi prenderti una pausa non solo fisicamente ma mentalmente, per allontanarti dal gioco e passare un po' di tempo con la tua famiglia, fare ciò che ami e sederti sul divano a mangiare Doritos , ed essere un pantofolaio. Ne hai bisogno per essere grande. Suona male, ma ne hai bisogno."

Eurobasket 2022. "È stata una grande esperienza rappresentare il mio paese, mi sono divertito. È stata la prima volta che ho visto persone impegnate. La gente aveva speranza, il basket è tornato in Grecia anche se siamo rimasti a una partita dalle medaglie. Mi sentivo come se la gente avesse speranza, ed è stata la cosa più incredibile. Le persone ci seguivano per strada ovunque andassimo e tifavano per noi, tifavano per la bandiera."

La Grecia. "Rappresentare la tua nazionale è pesante, non è facile. È una bandiera, rappresenti l'intero paese. Pensare che 6 o 7 milioni di persone abbiano guardato le partite che abbiamo giocato quando in Grecia ci sono dieci milioni e mezzo di persone, è davvero fantastico. Ovviamente sono un po' stanco fisicamente e mentalmente ma sono entusiasta della stagione."

Differenze tra NBA ed Europa. "Giocare in Europa è molto più difficile del farlo in NBA. Il talento in NBA è ovviamente più alto. Penso che laggiù sia più intenso. L'avversario ti prende a tutto campo, le corsie si chiudono ed è molto più fisico. Non so se sono più fisici perché hanno meno talento. Per un ragazzo come me che è venuto dal nulla, penso che la NBA mi abbia viziato un po'. Quando vai all'estero, le cose non sono le stesse. Qui le cose sono facili, non ti costano nulla. Siamo oltremodo fortunati."