LBA - Venezia, Austin Daye "Nel mio cuore porterò sempre la Reyer"

LBA - Venezia, Austin Daye "Nel mio cuore porterò sempre la Reyer"

Austin Daye è arrivato alla Reyer Venezia nel 2018, in tempo per essere protagonista degli anni d'oro del club: scudetto, Coppa Italia, Fiba Europe Cup, e due volte MVP. Ma nel progetto di ricostruzione del club non ci sarà posto per il 33enne lungo atipico uscito da Gonzaga, e l'intervista al Corriere del Veneto diventa il saluto a società e tifosi al termine di un anno poco positivo, alle prese con un mal di schiena che lo ha limitato moltissimo.

Riabilitazione. Inizia per me un lungo periodo di allenamenti e terapie perché parliamo di un infortunio brutto, difficile, serio. Non ho mai avuto un problema fisico del genere in carriera ed è stato davvero terribile per me rimanere fuori dal campo e non poter aiutare i miei compagni. Adesso devo avere pazienza e concentrarmi sulla riabilitazione.

Un bilancio. Sono felice per tutto quello che ho vissuto qui, sia per le cose belle che per quelle meno belle. Abbiamo vinto tanto e quando vinci tutti gli ingranaggi funzionano. Probabilmente quello che è mancato nelle ultime due stagioni è stato riuscire ad evolvere come squadra. Il nucleo di base era costituito dagli stessi giocatori, che è una bella cosa perché ci si conosce, ma forse subentra anche un po' di appagamento. E poi le squadre avversarie conoscevano i nostri punti di forza e i nostri difetti. In più nel lungo periodo possono venire fuori obiettivi non comuni a tutti: questo si è verificato soprattutto in quest'ultimo anno tormentato in cui ci sono state situazioni in cui non siamo riusciti ad essere efficaci come era accaduto negli anni passati.

Recuperare bene per tornare. In questo momento non ho in mente di trovare una squadra per settembre. L'unica cosa che mi interessa è recuperare bene. Non sarà un problema neppure aspettare fino alla fine dell'anno, se servirà. Quel che conta è lavorare bene con i medici. Sarà un lavoro lungo e difficile, ma sono in un momento della mia carriera in cui non ho fretta di trovare una squadra. La storia che ho costruito qui con i miei compagni mi dà la consapevolezza di cosa sono e cosa ho fatto. Non mi voglio illudere di tornare al 100%, ma voglio tornare.