L'mpatto economico della Frecciarossa Final Eight 2025: oltre 20,5 milioni di euro, +30% rispetto all'edizione 2024

14.11.2025 15:20 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
L'mpatto economico della Frecciarossa Final Eight 2025: oltre 20,5 milioni di euro, +30% rispetto all'edizione 2024

È stato presentato a Casa Tennis in Piazza Castello a Torino lo Studio dell’impatto economico della Frecciarossa Final Eight 2025.
In apertura l’analisi di Giovanni Palazzi, Presidente di StageUp, che ha effettuato questo studio: “La ricerca di StageUp sull'impatto della Final Eight di Torino 2025 evidenzia il successo dell'Evento, non solo in termini economici ma anche di immagine per la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Camera di Commercio di Torino. Ne sono prova, da un lato l'importante impatto economico di € 20,55 milioni in crescita del 30% rispetto all'edizione 2024 con un moltiplicatore pari a 17,9 delle ricadute rispetto agli investimenti di Regione Piemonte, Comune di Torino e Camera di Commercio di Torino. Dall'altro l'evidenza che la Final Eight ha rafforzato l’immagine positiva del Piemonte e della città di Torino a livello nazionale: il 60% degli italiani ritiene che l’Evento abbia migliorato la percezione della Città e ben 70% dichiara che ha inciso sul desiderio di visitarla nei prossimi 12 mesi. Un risultato che conferma la capacità del Basket di Serie A di generare valore, rafforzare le comunità e promuovere un’identità condivisa fondata su passione, educazione, gioco di squadra e inclusione".

“La Frecciarossa Final Eight 2025 conferma il suo legame con Torino e il Piemonte, un territorio che ha saputo accogliere questo torneo e sostenerne la crescita grazie a capacità organizzativa e spirito di collaborazione -  hanno dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore bilancio e attività produttive, Andrea Tronzano - Torino e il Piemonte sono luoghi in cui gli eventi sportivi scelgono di tornare e restare: qui trovano condizioni ideali per lavorare, visibilità e un ambiente che valorizza ogni manifestazione. Questo evento, negli anni, ha saputo crescere coinvolgendo sempre di più l’intero territorio regionale, con un calendario di appuntamenti diffusi. I risultati emersi dallo studio sull’impatto di quest’anno lo confermano, evidenziando ricadute positive sia sull’economia, sia sulla percezione della città e della regione, a dimostrazione di come il binomio tra sport e territorio funzioni e crei opportunità durature. Ogni appuntamento di questa portata deve lasciare un’eredità che vada oltre la gara stessa: un segno fatto di esperienze, partecipazione e opportunità per i più giovani.
Questa è la settimana delle Nitto ATP Finals, nella quale Torino vive giorni di grande competizione, ma è anche la settimana dello sport, e per questo abbiamo deciso di sottolineare l’importanza di un altro grande evento che continua a scegliere Torino. Allo stesso tempo ricordiamo che le grandi competizioni internazionali non sostituiscono lo sport di base, che continuiamo a sostenere. L’attività fisica rappresenta infatti un motore di crescita per il territorio e uno strumento di promozione sociale, capace di trasmettere valori di impegno e inclusione che caratterizzano al meglio il Piemonte”.

“Per ospitare eventi di questa portata bisogna avere le strutture adatte e le professionalità giuste, per fare in modo che questi eventi si innamorino della città (perché in questo caso siamo alla quarta edizione), bisogna costruire dei percorsi che non sono solo sportivi ma anche emozionali, di empatia con la città – ha dichiarato l’Assessore allo Sport e Grandi Eventi della Città di Torino, Domenico Carretta –. Il basket fa parte del DNA di questa città. I numeri di questa ricerca raccontano la bontà delle scelte che abbiamo messo in campo; oltre a ciò, ci sono anche cose che non si riescono a numerare come la crescita di questa città da un punto di vista culturale e sociale, dove succedono delle cose straordinarie ed è bello raccontarle, come le ATP Finals e il rugby che stiamo ospitando in questi giorni. Anche con la Frecciarossa Final Eight raccogliamo la giusta fiducia ad investire in questa città, che cresce a livello sportivo e che è sempre più sul pezzo nel gestire grandi eventi e grandi sfide di questo tipo, grazie anche all’apporto degli altri enti come la Regione e la Camera di commercio di Torino”.

È stato poi il turno della Vicepresidente della Camera di commercio di Torino, Maria Luisa Coppa: “Torino è una città che accoglie e lo fa perché si prepara; ad esempio,  le organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori attraverso la Camera di commercio sono partecipi in tutto quello che avviene. Pertanto, in occasione di un evento importante (come le ATP Finals e la Nazionale di rugby di questi giorni) ci si prepara anche per accoglierlo al meglio e così faremo anche a febbraio 2026 con la nuova edizione della Frecciarossa Final Eight. Noi come Camera di commercio abbiamo investito (come dimostrato dai numeri di questa ricerca) e investiamo molte risorse sullo sport perché ci crediamo fortemente, sfrutta la capacità con i suoi eventi di unire il nostro Paese ed è un grande esempio di valore per i giovani, trasmettendo loro futuro, entusiasmo e lealtà”.

Successivamente, il talk che ha visto protagonisti Alessandro Mamoli, Chief Editor di LBATV, e Andrea Bargnani, LBA Executive Advisor: “Sono molto felice di essere qui in rappresentanza della Lega Basket Serie A – ha dichiarato Bargnani - e credo che i grandi eventi sportivi e l’impatto che hanno sui tessuti sociali ed economici della città siano ancora più importanti dell'evento in sé. Poi io sono un grande fan di Torino, non solo dal punto di vista architettonico ma proprio come città, e di tutto il territorio piemontese. Il mio ruolo in LBA da Executive Advisor sarà molto trasversale, ovviamente ci sarà una parte che riguarda il mio essere un ex giocatore in termini di rappresentanza dell'immagine sportiva. La LBA poi è un'azienda a tutti gli effetti, quindi ci sono vari tavoli (commerciale, marketing, amministrativo etc) in cui cercherò di dare un aiuto al team di LBA che è già validissimo”.

Bargnani ha poi ricordato la sua esperienza da giocatore in una Final Eight: “Ricordo la mia prima Coppa Italia, avevo 18 anni appena compiuti. Io ho vinto due volte questo trofeo nel 2004 e nel 2005 con la Benetton, non ero ancora molto forte, ammesso che lo sia mai stato, quindi facevo molta panchina. Come primo approccio da professionista ricordo quindi l’importanza della manifestazione e mi sono divertito a viverla, anche se non molto da protagonista sul parquet”.

Successivamente, c’è stato spazio per un’analisi delle qualità del basket italiano: “Il campionato italiano è sicuramente diverso da quando l’ho lasciato io 20 anni fa. Oggi il panorama mondiale del basket è più livellato, ci sono più realtà ad un livello molto simile. Tuttavia, la pallacanestro in Italia ha un ottimo livello di competitività, ottimi atleti. Dobbiamo quindi continuare a migliorare e penso che la strada intrapresa anche dal Presidente Gherardini sia quella giusta”.

Bargnani ha anche sottolineato l’importanza del varo della piattaforma di LBATV: “È una strada intrapresa da appena due mesi. Le cose da fare sono tante, il tempo è stato poco, abbiamo appena iniziato e dobbiamo continuare un percorso che sarà lungo. I club hanno comunque fatto una scelta molto coraggiosa perché diventare editori di se stessi è una sfida. Però, dall'altro lato, se si riuscisse a crescere, tutto ciò potrebbe diventare un asset importante per la Lega e i suoi club”.

Nel corso del talk è stato anche annunciato che lo stesso Bargnani sarà il conduttore della nuova stagione di “Basketball&Conversions”. L’ospite della prima puntata sarà Gigi Datome, Capo Delegazione della Nazionale maschile : “L’idea è molto interessante e brillante, punta a parlare non solo del basket giocato ma anche a coinvolgere imprenditori e dirigenti che sono dietro alle nostre società e a raccontare i pro e i contro della loro avventura investendo sui territori nella pallacanestro. Questo è un format che sicuramente non si è mai visto, speriamo sia di successo e che anche i nostri dirigenti siano disponibili a raccontarsi con noi”.

Infine, Bargnani ha parlato del possibile approdo di NBA Europe: “Io vedo questa situazione in maniera positiva, purché non cannibalizzi le Leghe locali, che devono mantenere la loro identità e la loro appartenenza al territorio. L’approdo di NBA Europe potrebbe essere un acceleratore incredibile a livello di business in un territorio europeo che ha altri asset come, ad esempio, la passione dei tifosi e l’atmosfera dei tifosi”.

Un’altra analisi ha riguardato la possibilità dei giovani giocatori italiani (alcuni dei quali saranno di scena proprio a Torino per la fase finale della IBSA NextGen Cup 2025/26) di essere reclutati dai college americani e pagati tramite la formula della NIL: “Se un’entità estera viene a prendere i nostri giovani è un attestato che si sta lavorando bene con loro. Dall’altro lato, tutti le istituzioni nazionali e internazionali di pallacanestro coinvolti devono essere bravi per far in modo che non tutti questi giovani emigrino negli USA,  proteggendo il proprio prodotto”.