Luca Banchi e la Lettonia: "Lavorando dal basso, siamo riusciti nell'obiettivo"

Luca Banchi e la Lettonia: "Lavorando dal basso, siamo riusciti nell'obiettivo"
© foto di FIBA

Luca Banchi e il rientro in Lettonia dopo il clamoroso quinto posto all'esordio della sua Nazionale nella fase finale della FIBA World Cup in una immagine: "La squadra, trasportata su un pullman scoperto, osannata tra due ali di folla lungo tutto il percorso, 10 chilometri, che va dall’aeroporto al centro di Riga. L’emozione per il discorso che ho pronunciato davanti a migliaia di persone in piazza della Riga, e sono contento che in questa occasione fosse con me anche la mia famiglia."

A La Nazione confida come si fa a sopravvivere in un mestiere fatto di momenti di grande intensità di alti e bassi: "La nostra è una professione che ci abitua a picchi di esaltazione e ad altrettanti momenti di delusione, però effettivamente ho vissuto e sto vivendo un momento straordinario della mia carriera, soprattutto perché mi sento realizzato per il compito che mi era stato affidato, ovvero di riportare l’entusiasmo per il basket in Lettonia e soprattutto la Nazionale agli standard che merita. Sono arrivato qua due anni e mezzo fa in un ambiente che stava vivendo un forte stato di prostrazione. Dal 2017 la Lettonia mancava dai Mondiali, qui i giovani talenti, e ce ne sono, vanno via prestissimo. Il basket insomma aveva perso di interesse. Abbiamo incominciato a lavorare dal basso, andando a vedere partite anche nei campi di provincia e fare camp e clinic con il mio staff anche nelle piccole realtà, e alla fine siamo riusciti nell’obiettivo. Ma non mi sento affatto un eroe nazionale."

Successore di Pozzecco sulla panchina dell'Italia? "E’ inutile pensarci, non ci sono le condizioni perché io ho un contratto da rispettare e Pozzecco sta facendo un lavoro egregio. Poi, come si dice, il futuro nelle stelle."