Italia - Deaflympics di Tokyo al via: la Nazionale di basket sorde sogna un altro podio

Italia - Deaflympics di Tokyo al via: la Nazionale di basket sorde sogna un altro podio

L’azzurro della Nazionale femminile sorde è pronto a brillare nel paese del Sol Levante. Forti dell’argento conquistato alle ultime Deaflympics disputate in Brasile, le ragazze di coach Sara Braida sono pronte a rituffarsi nell’atmosfera olimpica: “Puntiamo molto sulla pallacanestro per un risultato importante: la squadra femminile di basket oggi è il fiore all’occhiello della federazione per quel che riguarda gli sport di squadra” ammette il segretario della Fssi, Fabio Gelsomini. Il debutto a Tokyo, con la metropoli tapezzata di manifesti inneggianti all’evento, è fissato per domenica 16 novembre contro la Lituania, l’avversaria più temibile di un girone completato dal Kenya, ancora inesperto a questi livelli ma dotato di grande fisicità, e dall’incognita Australia, che per la prima volta presenta un team femminile nel basket. L’Italia inserisce un pezzo da novanta con l’esordio olimpico di Lorenza Spirito, playmaker 35enne, con un passato anche in A2 ad Orvieto, la cui sordità è ‘peggiorata’ fino a consentirle di aggregarsi ad un gruppo che già conosce.

“La prima sarà già una partita cruciale – dice lo storico Ct azzurro, alla guida delle ragazze dal 2012 – ci siamo preparate con cura e desiderio e speriamo di raggiungere i nostri obiettivi”. Al suo fianco il vice Giovanna Franzese, alla sua seconda Deaflympics: “In questo quadriennio siamo cresciute, sia tecnicamente che umanamente, ed è giunto il momento di dimostrarlo di nuovo”. Mentre il Dt Beatrice Terenzi si coccola la sua creatura, partita da zero nel 2011, ed oggi guardata da tutti con rispetto nel panorama cestistico internazionale: “Siamo entusiaste di essere qui, il Giappone ci ha accolto con gentilezza e curiosità, che ricambiamo. E adesso non vediamo l’ora di cominciare a giocare”. In quest’avventura la delegazione italiana è vestita Armani, un grande traguardo per tutta la Federazione Sport Sordi Italia, che si sente per la prima volta sullo stesso piano dell’eleganza con gli atleti normodotati e paralimpici.