Achille Polonara: «Batterò la leucemia. Europei? Sarò il primo tifoso»

Achille Polonara non potrà esserci a EuroBasket, ma lo staff tecnico ha deciso di inserirlo comunque nella lista dei giocatori "a disposizione". Così Italbasket: "Lo staff tecnico ha inserito, tra gli atleti a disposizione, anche Polonara. Seppure impossibilitato a rispondere alla convocazione, Achille è e resta parte integrante del gruppo Azzurro". L'ala azzurra ha parlato questa mattina a La Gazzetta dello Sport, mentre ancora combatte la malattia. "I sentimenti nel momento della diagnosi? Sconforto. Dopo due anni a lottare per sconfìggere un tumore mi è cascato il mondo addosso nello scoprire di avere una patologia ancora più grave. Ho incominciato a pensare: "perché proprio a me?", "cosa ho fatto di male?". In confronto a questa malattia, quello che ho avuto prima non è paragonabile. Quando ho sentito la parola leucemia l'ho accostata alla morte. Fa paura".
Polonara si è trasferito in Spagna. "Perché in Italia nessuno propone questo tipo di cura. Ho finito un ciclo di chemio mercoledì scorso e ne inizierò un secondo tra qualche giorno. In questi giorni di "pausa" prendo delle pastiglie che dovrebbero in futuro abbassare il rischio di recidiva. Pratica che nel nostro Paese non c'è. I primi giorni non sono stato benissimo: ho avuto nausea e mal di pancia e mi hanno alimentato tramite flebo.
Per quanto tempo resterò? Non si sa. Il secondo ciclo sarà più leggero ma poi ci sarà il trapianto di midollo da fare. Quindi si dovrà valutare come reagirò. Viviamo alla giornata e aspettiamo di capire se a fine luglio riuscirò a uscire dall'ospedale per qualche giorno. Quindi non so dire quando potrò tornare in Italia. Sono fortunato però perché la mia famiglia è qui con me".
Durante i playoff Scudetto si è reso conto che qualcosa non andava. "La febbre non andava via, ero debole, stanco, ma ho pensato fosse dovuto al momento stressante della stagione. Dalla vigilia di gara3 contro Milano tutto è cambiato. Quel giorno ho effettuato gli esami e la Tac di controllo post tumore. Una prassi che ripeto con cadenza semestrale. E tutto era nella norma. Però alla sera in hotel la febbre non scende, è 38.1. Allora decido di chiamare il dottore della squadra che mi raggiunge in camera. In quel momento ammette che un valore degli esami era un po' basso. Decidiamo di tornare a Bologna per accertamenti, così la mattina dopo riparto e mi ricoverano. Inizialmente sembrava fosse mononucleosi poi invece è arrivata la diagnosi che ora tutti sapete: leucemia mieloide".
Mercoledì il raduno dell'Italbasket. "Mi dispiace molto non far parte del gruppo ma naturalmente quest'estate sarò il primo tifoso della Nazionale. Io ho uri altra partita da vincere ma certo, se dovessero andare bene le cose all'Italia mi darebbe ancora più forza per la mia battaglia. Gli altri mi fanno mancare la loro vicinanza. Ne sento 2-3 ogni giorno. Ad esempio giovedì mi sono fatto una bella chiacchierata al telefono con Gallinari, poi ho sentito Tonut. Ovviamente ho parlato con Spissu, per me è come un fratello. Tutti i giorni mi scrive Pozzecco che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno. Ho percepito la vicinanza della grande famiglia azzurra. Mi auguro ci si tolga di dosso lo scoglio dei quarti di finale. Speriamo che il bronzo delle ragazze spinga anche gli azzurri ad arrivare tra le prime quattro".