Virtus Bologna, Luca Baraldi "Con i quattro assi siamo da EuroLeague"

Luca Baraldi
Luca Baraldi
© foto di SAVINO PAOLELLA

L'amministratore delegato della Virtus Bologna Luca Baraldi non si nasconde, non fa professioni di falsa modestia ed è così poco "cestistico" nell'approccio alla comunicazione, là dove un intero movimento si lagna della mancanza di personaggi mediatici come possono essere stati Bianchini e Peterson, ma altrettanto si cura che non ne emergano di nuovi.

L'arrivo di Hackett e Shengelia e le prime conferme che arrivano dal campo (domenica è stata agguantata la testa della classifica superando la rivale Olimpia Milano) gli fanno dire che insieme a Belinelli e Teodosic la segafredo ora ha "un quartetto da EuroLeague" nell'intervista alla Gazzetta dello Sport. Alcune delle sue considerazioni.

Lo scatto. Parlandone con coach Scariolo abbiamo sempre convenuto, fino a un mese fa, che c'era un gap da colmare, sotto l'aspetto della profondità di organico, nei confronti dell'Olimpia. Adesso ci sentiamo di averlo appianato anche se l'Olimpia resta sempre davanti. Lo dice il suo percorso in Eurolega. Oggi siamo molto più competitivi. Perciò va ringraziato il nostro azionista di riferimento, dottor Zanetti, che ci ha dato ampia disponibilità di sforare il budget per essere la contender più vicina al potenziale di Milano.

Big Four. Intanto parlerei di Big Four, aggiungendo Shengelia (ad Hackett, Beli, Teodosic, ndr), un campione che dobbiamo conquistare e coccolare perché rimanga a lungo con noi. Lui e Hackett hanno scelto divenire alla Virtus, come Teodosic, l'asso che ha avviato il nostro rilancio portando grande visibilità, e Belinelli. Peraltro, in Eurolega ci conoscono bene. Abbiamo mandato a suo tempo a Barcellona ampia documentazione del nostro progetto, non solo sportivo ma soprattutto strutturale. E poi, non va dimenticato, siamo pur sempre i campioni d'Italia.

9.000 spettatori per il big match. Intanto sono convinto che uscirà una bella partita, un grande spot non solo per il basket italiano, anche per quello europeo. E mi aspetto di fare il pienone da 9mila spettatori col 100% di ingressi. Per noi è importante anche sotto l'aspetto del ricambio generazionale dei nostri nuovi abbonati che per l'80% sono Under 25. La Virtus attira un pubblico sempre più giovane, è un bel segnale per il futuro. Sarà un test probante per verificare la tenuta e il seguito della Serie A dopo 2anni di pandemia. La posta in palio è alta, c'è in ballo il primo posto della griglia playoff. Finire primi o secondi non è indifferente. È vero che l'anno passato abbiamo vinto lo scudetto da numero 2 ma il primato dà sempre più fiducia e consapevolezza.

Tensioni con Scariolo. Ne abbiamo parlato. Sentivo il bisogno di lanciare un messaggio all'interno e all'esterno del club: la Virtus vuole essere sempre sul pezzo. Il dialogo quotidiano ha rafforzato il mio rapporto con Sergio. Gli schiaffoni che abbiamo preso da Tortona ci hanno fatto bene. Da quel momento è iniziata la crescita della squadra.