Lega A - Pianigiani: "Dall'EuroLeague arriva una Olimpia Milano consapevole per vincere lo scudetto"

Lega A - Pianigiani: "Dall'EuroLeague arriva una Olimpia Milano consapevole per vincere lo scudetto"

Dalla beffa dell'autocanestro al supplementare la rabbia e la forza per il rush finale di campionato, con la difesa del primo posto e dei playoff senza ritorno, se non quello della vittoria. Simone Pianigiani concede l'intervista a Piero Guerrini di Tuttosport.

Pianigiani, l'Eurolega vi ha visti crescere. «Abbiamo costruito identità sull'idea di lavoro con staffe club. Avrei voluto 3-4 vittorie in più per certificare la solidità raggiunta. Abbiamo preso pochissimi rovesci, finito tante gare in volata. Ci ha condizionati il mese dell'infortunio di Goudelock e l'arrivo e poi infortunio di Jerrells. Ma questo è un club molto serio, dove si è lavorato senza frenesia, in prospettiva. Siamo tutti consapevoli del percorso».

La crescita dei lunghi. «All'inizio puntavamo su Young e sul possibile adattamento non avvenuto di Jefferson per avere fisicità tale da proteggerci, visto che nel settore guardie eravamo piccolini. Verificato che non era possibile s'è lavorato in prospettiva, con due ragazzi che non avevano mai avuto gioco in post basso. Dunque prima li abbiamo messi in zona confortevole. E loro con fiducia e disponibilità hanno lavorato con lo staff, sono cresciti anche in difesa dove i loro aiuti arrivano più puntuali. E diventeranno più esperti».

Playoff. «Prima di tutto bisogna arrivarci in salute. Come invece l'anno scorso non successe. Theodore è fuori da due mesi, ora si è fermato Micov, unico n. 3. Iniziamo a distribuire risorse, energie. Darò un paio di giorni di riposo. Questo mese senza Eurolega però non deve essere di recupero, ma di crescita. E nei playoff, così equilibrati, vincerà chi crescerà all'interno delle serie stesse. Abbiamo avuto segnali confortanti nelle trasferte di Avellino, Bologna, dopo i problemi in Coppa Italia».

Migliorare, come. «Come sempre penso che occorra costruire e programmare, pensale anche al contorno. Ad esempio creare un clima più sereno, promuovere, investile sulle infrastrutture per rendere la partita uno spettacolo. Affrontale la stagione con più serenità, senza che ogni partita sia vissuta con l'ansia da prestazione significa far lavorare gli allenatori in prospettiva, dare serenità ai giocatori e valorizzarne i miglioramenti. Bisogna lavorale ogni squadra su un programma che rifletta la strategia del club, che è la cosa più importante».

Domani, Torino in crisi al Forum. «Non conosco la situazione. Ma so che Torino ha molto talento individuale. Non si vince per caso. Può giocale con grande qualità All'andata ha vinto meritatamente. Giocatori come Blue, esperti come Vujacic contro Mlano possono esaltarsi. Gli Usa se decidono di giocale assieme sono pericolosi»