Lega A - Ario Costa, dopo Milano ecco Venezia per un nuovo miracolo

Lega A - Ario Costa, dopo Milano ecco Venezia per un nuovo miracolo

La Vuelle è la squadra del momento, Ario Costa può permettersi di affermare a ragione che la salvezza per Pesaro vale uno scudetto, le difficoltà per un budget che sia all'altezza della tradizione continuano. E quindi ecco l'intervista di Camilla Cataldo su La Gazzetta dello Sport per il presidente dei biancorossi marchigiani, all'indomani della vittoria al Forum sull'Olimpia Milano.

Vittoria. Abbiamo lottato con concentrazione e dedizione, seguendo l'esempio di Braun, che ha trasmesso la durezza necessaria. Senza il nostro pivot titolare (Mika, ndr) potevamo scioglierci, invece abbiamo reagito contro una Milano che si giocava il primo posto e ha messo tutto quello che poteva. E' stato un grande colpo e una soddisfazione immensa, anche personale.

Abituati a soffrire. Vero, ma questo tipo di annate, se vanno bene ti riempiono di soddisfazione. Tutto quello che facciamo è per la città e per i nostri meravigliosi tifosi, che meritavano la vittoria di domenica dopo tanti bocconi amari. Adesso però dimentichiamocela, dobbiamo ottenere almeno altri due punti e ci crediamo. Per noi la salvezza significherebbe uno scudetto, poter continuare a coltivare il sogno della Serie A con 70 anni di storia alle spalle e una serietà esemplare.

Da Moore a Braun. Sapevamo di essere sbilanciati e non è detto che quella operazione non l'avremmo fatta in ogni caso. Lo stop di Moore ha accelerato i tempi, ma non ci voleva. Ci sta seguendo ed è stato il primo a mandarci un messaggio dopo Milano.

Di Venezia e Daye. Per me la Reyer è la squadra più bella e forte, speriamo di farglielo dimenticare per un giorno. Daye? Un tempo probabilmente Austin avrebbe giocato ancora da noi, adesso non possiamo permettercelo.