LBA Coppa Italia - Baraldi "E' il ko più brutto della nostra gestione"

LBA Coppa Italia - Baraldi "E' il ko più brutto della nostra gestione"
© foto di SAVINO PAOLELLA

L'amministratore delegato della Virtus Bologna Luca Baraldi è andato giù duro senza mezzi termini nel commentare la sconfitta in semifinale di Coppa Italia contro la Bertram Derthona: "Quella di sabato sera è stata certamente la sconfitta più pesante e più brutta da quando la Segafredo è entrata nel mondo Virtus".

Delusione collettiva. Sono molto dispiaciuto per i tifosi, sia per quelli che sono venuti a Pesaro, sia per quelli che sono rimasti a casa e ci hanno visto in tv. Per la vicinanza che ci hanno dimostrato anche in questi mesi caratterizzati dalla pandemia meritavano che i giocatori in campo avessero un altro tipo di atteggiamento. Il problema non è perdere, ma è come si perde. Ed è quello che mi procura dispiacere per il dottor Massimo Zanetti, che sta investendo molto in questo progetto e che ha visto di persona la squadra venir umiliata da una neopromossa. Tortona è un'ottima squadra e ben allenata, ma un conto è subire un avversario che in quel momento è più forte di te e un conto è venir umiliati. E noi a tratti lo siamo stati, ecco perché seguendo il pensiero di Scariolo condivido il fatto che la responsabilità non sia solo dei giocatori, ma anche dello staff tecnico.

Lezioni di vita. Quella di sabato è stata la terza volta in cui abbiamo affrontato Tortona e la nostra ultima sconfitta è stata identica a quella che subimmo alla sesta giornata di andata. Non abbiamo imparato molto, evidentemente, da quella prestazione negativa. Adesso ci sono giocatori che non hanno la giusta condizione fisica per stare in campo, per cui possono essere fermati per recuperare la forma necessaria. E si possono far giocare gli altri, anche perché le soluzioni non mancano. Apprezzo la reazione che hanno avuto Teodosic, Belinelli e Jaiteh, ma al loro fianco devono avere compagni che sono in grado di seguirli. Come società allo staff tecnico posso dare un solo consiglio: migliorare la qualità relazionale nel rapporto con i giocatori abbassando l'utilizzo della tecnologia, basandosi molto di più sul rapporto diretto.

Mercato, la parola magica. Non escludo che più avanti potrebbero arrivare nuovi inserimenti, ma ad oggi non ci sono i presupposti perché questo accada. Prima alcuni giocatori devono ritrovare loro stessi e solo dopo che saranno nel pieno della forma verranno fatte le opportune valutazioni. Senza questo passaggio lo staff tecnico non ha tutti gli elementi per poter decidere e c'è il rischio, poi, di avere un gruppo con troppi atleti al suo interno.