Italia - Abass si gode le due presenze in Nazionale azzurra

Italia - Abass si gode le due presenze in Nazionale azzurra

Awudu Abass torna all'Olimpia Milano dopo una interessante esperienza con la Nazionale azzurra: due partite che aumentano il bagaglio internazionale del giocatore che viene intervistato dalla Gazzetta dello Sport ed esprime le sue valutazioni:

Croazia. "Per me è stata una partita come le altre. Alla fine era importante per la squadra, per proseguire il cammino verso la Cina. A livello personale sono felice di come è andata. Ho aspettato che la gara mi venisse incontro, senza forzare, e poi mi sono riuscite le cose che ho sempre saputo fare".

Occasioni. "Ogni partita per me è un’occasione di mettermi in luce, che sia a Milano o con a Nazionale. Ritorno all’Olimpia con maggior autorevolezza? Mah, ce l’avevo già, anche l’anno scorso, è solo una questione d’opportunità. Ora magari a Milano non è il momento, non lo so, ma io resto sempre pronto per mettermi in gioco, entrare e dare una mano alla squadra".

Chi gioca è più forte. "Non penso che il problema siano i tanti stranieri che ci rubano il posto. Se sei forte giochi".

Finestre FIBA. "Sono importanti per chi non ha mai assaporato tanta nazionale, perché giocare anche per una sola settimana durante l’anno, aiuta. Ci si vede, si forma un gruppo. In estate è meno facile: si è lontani dalla famiglia per tanto tempo, magari si arriva da una stagione di alti e bassi".

EuroLeague per pochi. "Purtroppo abbiamo una sola squadra in Eurolega. Una volta ce n’erano 4, con italiani che giocavano. Adesso se ci arrivi lo fai magari a 30 anni. È brutto fare paragoni ma è così: in Serbia, Croazia, Spagna, giocano in tanti. Penso sia l’unica vera differenza con noi. Ma è importante perché alza il livello, anche quello della Nazionale"