LBA - Torino si vende, ma non si vende senza qualcuno che compra

LBA - Torino si vende, ma non si vende senza qualcuno che compra

Stefano Sardara si prende i riflettori d'Italia con una conferenza stampa in cui scarica sulla stampa le colpe delle frizioni con Pozzecco e conferma il tecnico. Bravo mediaticamente a Sassari, meno bravo - vedendo come stanno andando le cose - a Torino, dove infatti viaggia a fari spenti.

Torna d'attualità il fatto che la capitale sabauda non ha un eccelso feeling imprenditoriale con la pallacanestro. E la Reale Mutua Basket Torino, dopo una sola stagione di vita, è già un business troppo grande da gestire per un ambiente che è passato dagli eccessi degli abiti del notaio Forni alla riservatezza silenziosa dei vari dirigenti cestistici di cui si è parlato fino alla nausea come possibili acquirenti del club.

Anzi, se come viene scritto non sarà PMS a fornire il settore giovanile in favore di quello di Collegno, si dovrà prendere brutalmente atto che il Basket Torino è invendibile per mancanza di acquirenti.

A conferma del ragionamento, i fatti. Sardara si tiene stretti i collaboratori della cavalcata in A2, Sardara fa il mercato, Sardara sceglie il partner del settore giovanile.

E torna come refrain di tutte le situazioni nebulose l'idea che stia per arrivare il solito fondo inglese. Probabilmente per espropriare solo formalmente la proprietà del club al proprietario. Un'altra grana per il presidente LBA Umberto Gandini, che ha accettato l'iscrizione di Torino in serie A un po' troppo affrettatamente.