DAZN in crisi, Eurosport non può aiutare la pallacanestro italiana

DAZN in crisi, Eurosport non può aiutare la pallacanestro italiana

Senza la trasmissione del calcio causa pandemia, tutto il piano finanziario di DAZN è crollato come un castello di carte. L'OTT sta correndo ai ripari, cercando tra varie soluzioni quella più applicabile. Secondo il Financial Times, sulla piazza di Londra sarebbero in corso colloqui per fare spazio a un nuovo azionista, con Liberty Media (quella che trasmette la Formula 1, per intendersi) interessata, ma abbastanza tiepida.

DAZN ha inoltre incaricato Goldman Sachs di raccogliere 500 milioni di dollari per finanziare i suoi piani di espansione. Mentre sta preparando la quotazione a Wall Street dell'asset più importante della sua galassia, ovvero Warner Music Group.

La terza più grande casa discografica al mondo, a cui fanno riferimento artisti quali Cardi B, Ed Sheeran e Bruno Mars, punta ora a debuttare sul Nasdaq nei prossimi mesi dopo il ora a debuttare sul Nasdaq nei prossimi mesi.

Il gruppo musicale conta di raccogliere sul mercato una somma di 1,82 miliardi di dollari per una valutazione complessiva che arriverebbe a sfiorare i 13 miliardi di dollari.

L’offerta della piattaforma è basata esclusivamente su competizioni sportive. Per questo la paralisi è pressoché totale. La società ha tentato di negoziare con con le varie organizzazioni – tra le quali la Lega Serie A – il differimento dei pagamenti per i diritti audiovisivi. E con il contratto in scadenza al 30 giugno con LBA sembra assai complicato che possa andare a sostenere la ripartenza della pallacanestro italiana.

Eurosport ha garantito nel triennio 2017-20 sei milioni di euro a Legabasket e la trasmissione di tutte le partite attraverso il suo player, oltre a qualche passaggio su Raisport e sulla piattaforma Sky. Non aver negoziato per tempo i diritti per il triennio 2020-2023 potrebbe essere stata una pessima idea anche se la cifra è straordinariamente bassa. Una grossa grana per il presidente Gandini.