World cup 2019: Datome & company, il made in Italy che piace in Europa

Dopo aver presentato Awudu Abass, conosciamo gli azzurri reduci da esperienze all’estero impegnati nell’imminente rassegna iridata
26.07.2019 00:40 di Salvatore Possumato   vedi letture
World cup 2019: Datome & company, il made in Italy che piace in Europa

Cinque tra i diciannove atleti selezionati da coach Meo Sacchetti per il ritiro pre-Mondiale di Pinzolo (23-29 luglio) hanno disputato l’ultima stagione in altri campionati europei, ritagliandosi ruoli da protagonisti e – come nel caso di Alessandro Gentile e Michele Vitali - rilanciando carriere che necessitavano di una scossa.

Luigi Datome dal 2015 difende i colori del Fenerbahce. Annate da incorniciare, nelle quali ha guidato la squadra di Istanbul a primeggiare sia in ambito nazionale che nella più prestigiosa competizione continentale, l’Eurolega.

Per tre volte di fila si è laureato campione di Turchia, fallendo il poker nella finale playoff lo scorso campionato. In Eurolega, oltre al trionfo nel 2017, annovera due finali e il quarto posto nella stagione appena conclusa (non ha preso parte alla Final four di Vitoria perché infortunato).

Per Gigi è pronto un rinnovo pluriennale (ha ancora un anno di contratto con il Fener), nonostante si sia vociferato di un suo possibile approdo all’Olimpia Milano.

Nato a Montebelluna (Tv) il 27 novembre 1987, ala piccola di 203 cm per 101 kg, Datome ha esordito in A con la Montepaschi di Siena nel 2003/04. Dopo una breve parentesi a Scafati, è tornato a Siena nel settembre del 2008 per essere ceduto in comproprietà alla Virtus Roma. Nel club capitolino ha vissuto cinque stagioni in crescendo. Miglior under 22 del campionato nel 2008/09, nel 2012/13 ha terminato la regular season ricevendo il premio come miglior giocatore del torneo e ha trascinato Roma da capitano alla finale scudetto, persa contro la Montepaschi.

Nel 2013 ha realizzato il sogno NBA firmando per i Detroit Pistons. L’esperienza Oltreoceano si è dimostrata però arida di soddisfazioni. Gigi non è riuscito a emergere, ottenendo un minutaggio limitato sia nella franchigia del Michigan (finendo in D League per trovare maggiore spazio) che nella successiva avventura con la canotta dei Boston Celtics.

Datome è capitano della Nazionale dal 2013. Dal 2007 a oggi ha totalizzato 1523 punti in 166 partite. Ha disputato cinque edizioni del Campionato Europeo, nel 2007 in Spagna, nel 2011 in Lituania, nel 2013 in Slovenia, nel 2015 a Berlino e Lille e nel 2017 a Tel Aviv e Istanbul.

Dotato di agilità e rapidità di esecuzione (negli USA ha perfezionato lo step-back, una tra le sue armi migliori), Datome ha un naturale istinto da leader che lo porta a non sottrarsi alle responsabilità di tiro nei momenti topici del match. Da tre è quasi una sentenza.

Compagno di squadra di Datome nelle ultime due stagioni, Nicolò Melli seguirà il percorso inverso: dalla Turchia agli Usa. Il lungo emiliano firmerà infatti per i New Orleans Pelicans (contratto biennale da 8 milioni di dollari), scrivendo un destino a stelle e strisce al quale sembrava destinato fin da ragazzino (quando sua maestà Michael Jordan lo premiò come MVP del “Jordan Classic Camp” per Under 16, intravedendo per lui un futuro nella NBA).

Nato a Reggio Emilia il 26 gennaio 1991, Melli è un’ala forte di 205 cm per 100 kg. Cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, nel 2010 è passato all’Armani Jeans Milano, debuttando in Serie A e in Eurolega. Nel 2014 ha aiutato l’Olimpia a vincere lo Scudetto, 18 anni dopo l’ultimo titolo, battendo in finale la Montepaschi Siena. Ha vissuto cinque stagioni in Lombardia, interrotte solo nel 2011 dal prestito alla Scavolini Pesaro.
Ha però trovato la consacrazione al livello internazionale lontano dall’Italia, quando nell'estate 2015 non ha rinnovato con Milano ed è stato ingaggiato dal Brose Bamberg di Andrea Trinchieri. Ha conquistato da protagonista due titoli tedeschi (2016, 2017), trovando continuità di rendimento in Eurolega, competizione nella quale con il Fenerbahce nel 2018 è risultato il miglior realizzatore della Final four (28 punti nella finalissima di Belgrado persa con il Real Madrid).

Ha esordito in Nazionale in occasione dell’All Star Game del 2011, partecipando a tre edizioni dell'EuroBasket (2013, 2015, 2017).

Ottimo trattatore di palla, lavoratore instancabile in palestra e ultimo ad arrendersi in campo, durante l’esperienza in Germania ha migliorato notevolmente le percentuali di tiro da tre (attorno al 40%) e assunto sempre più le caratteristiche di un 4 moderno. Eccellente difensore, Melli è letale sia in ricezione da post basso che in uno contro uno da palleggio. La mano calda dalla media e dalla lunga distanza gli permette di essere un riferimento costante nei giochi di pick and pop.

Sfortunatamente, essendosi sottoposto a un intervento di pulizia al ginocchio destro alla fine del campionato turco, le possibilità che possa aggregarsi al gruppo che difenderà i colori azzurri in Cina sono pressoché nulle. Coach Sacchetti ha voluto comunque convocarlo, lasciando accesa una flebile speranza.

Chi l’ultima final four di Eurolega l’ha giocata, vincendola, è Daniel Lorenzo Hackett, alla sua prima stagione al CSKA Mosca.

Nato a Forlimpopoli (Fc) il 19 dcembre 1987, Hackett è una guardia di 199 cm per 94 kg. Figlio d'arte (il padre, Rudolph detto 'Rudy' giocò in NBA e in Italia), dopo due anni nelle giovanili della Scavolini (2001-2003) si è trasferito in California per frequentare l’high school di S. John Bosco di Bellflower. Ha studiato alla University of Southern California, giocando con i Trojans in NCAA. Tornato in Italia nel 2009 è stato ingaggiato dalla Benetton Treviso e l’anno successivo si è messo in mostra con la Victoria Libertas Pesaro, centrando i playoff con il quarto posto nella regular season. L’anno seguente è arrivata la chiamata dalla Mens Sana Siena, squadra con cui, nel 2012-2013, ha vinto Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana (titoli poi revocati). A livello personale resta un’annata straordinaria, culminata con la nomina a MVP delle finali Scudetto e delle altre due competizioni. Nel dicembre 2014 ha lasciato Siena per accasarsi all’Olimpia Milano, squadra con cui ha vinto lo Scudetto nella stagione 2013/2014 in finale contro la Montepaschi Siena. Nell'estate del 2015 ha avuto inizio l’esperienza all’estero. Trasferitosi in Grecia sponda Olympiacos, ha vinto il campionato nel 2016. L’anno successivo la squadra ha disputato la finale di Eurolega (persa contro il Fenerbahce a Istanbul), ma per Hackett la stagione si era chiusa a dicembre 2016 per la rottura del tendine bicipite femorale. Recuperato dall’infortunio, nell'estate del 2017 si è trasferito in Germania al Brose Bamberg, per poi firmare a luglio 2018 un biennale con il CSKA Mosca. Alla sua prima stagione in Russia ha vinto l’Eurolega, battendo in finale l'Efes Istanbul, e il campionato russo.

In Nazionale dal 2007, ha preso parte alle edizioni dell'EuroBasket del 2011, 2015 e 2017. Per lui 102 presenze e 643 punti.

Atleta di carattere, che fa dell’aggressività e dell’intensità i suoi punti di forza, quando sente attorno a sé la fiducia di coach e compagni diventa devastante. E’ l’uomo al quale affidare i palloni nei momenti che contano, quando occorre lucidità e coraggio per gestire i possessi, caricando di falli gli avversari. Lo sanno bene al CSKA, che nella trionfale cavalcata in Eurolega hanno visto Hackett trasformarsi da oscuro gregario a vero e proprio trascinatore.

Esperienza in Spagna durata solo un anno per Alessandro Gentile e Michele Vitali. Tanto è bastato per riproporsi a buoni livelli di gioco e puntare per la nuova stagione a vestire le maglie di società ambiziose. E’ notizia recentissima il ritorno in Italia per il minore dei fratelli Vitali (Luca, play della Leonessa Brescia, fa parte anch’egli del novero dei convocati per Pinzolo). La Dinamo Sassari, finalista dell’ultimo campionato, ha annunciato di aver trovato l’accordo con il giocatore.

Gentile ha trascorso due settimane negli States per allenamenti individuali, senza però prendere parte alla Summer League come annunciato a giugno dal padre Nando. Deciderà il suo futuro al termine dei Mondiali, cercando di strappare l’ingaggio a una squadra di prima fascia, impegnata nella prossima Eurolega. La sua intenzione sembra essere quella di rimanere all’estero.

Nato a Maddaloni (Ce) il 12 novembre 1992, Gentile è una guardia/ala piccola di 200 cm per 100 kg. Formatosi nelle giovanili della Virtus Bologna, ha esordito in Serie A con la Benetton Treviso nel 2009-2010.
Nel 2011 il passaggio all’Olimpia Milano, dove ha raggiunto la piena maturazione cestistica, ricoprendo il ruolo di capitano nella stagione 2013-2014. Nello stesso anno ha vinto lo Scudetto in finale contro la Montepaschi Siena e giocato in Eurolega. Al Draft NBA del 2014 è stato selezionato dai Minnesota Timberwolves al secondo giro (53a scelta assoluta). I Wolves hanno ceduto poi i diritti agli Houston Rockets. Ma la sua storia d’amore con gli Stati Uniti resta (fino ad ora) una relazione puramente platonica.
Nel 2016 con Milano ha bissato il successo in Campionato (in finale contro Reggio Emilia), trionfando anche in Coppa Italia. La stagione 2016/17 ha rappresentato il momento più difficile nella carriera di Gentile. Scaricato dall’Olimpia, nel dicembre del 2016 si è trasferito in Grecia al Panathinaikos Atene e ad aprile 2017 è stato ingaggiato dall’Hapoel Gerusalemme. Tre i cambi di canotta in una sola annata. Nell'estate 2017 è tornato in Italia con la Virtus Bologna, trovando il fratello Stefano e scegliendo simbolicamente il numero ‘0’. Una rinascita. Ha chiuso la stagione con buoni numeri a livello individuale (16,8 punti di media, il suo high in carriera), ma fallendo l’accesso ai playoff. Nell'ottobre del 2018 ha firmato in Spagna con l'Estudiantes Madrid, ottenendo la salvezza. In nazionale vanta 789 punti in 67 presenze.

Ottimo difensore, è dotato di un fisico possente e di agilità nei movimenti, caratteristiche che gli consentono di attaccare il canestro sia tagliando lungo la linea di fondo che buttandosi nel traffico. E’ un esterno atipico, che non fa del tiro da fuori una delle sue peculiarità, come testimoniano le percentuali non entusiasmanti dall’arco (28,9% in carriera in Italia). Ed è forse questo uno dei motivi per i quali il feeling con la NBA non si è mai spinto oltre l’ammiccamento. Un talento in gran parte inespresso, ma l’età è dalla sua parte e i margini di crescita enormi.

Vitali, nato a Bologna il 31 ottobre 1991, è una guardia di 196 cm per 89 kg. E’ cresciuto come Gentile nelle giovanili della Virtus Bologna, squadra con cui ha esordito in Serie A nel 2008. Nella stagione 2010/2011 ha giocato in prestito al Gira Ozzano in A Dilettanti per poi tornare alla Virtus Bologna l'anno successivo. Nel 2012/2013 ha militato nella Biancoblù Bologna in Legadue e dal 2013 al 2015 a Caserta. La stagione successiva è tornato alla Virtus Bologna. Annata chiusa con la seconda retrocessione consecutiva. Nel 2016 ha raggiunto il fratello Luca a Brescia, con minutaggio e rendimento in costante crescita. Nella stagione 2018/2019 ha accettato la corte di Andorra, trasferendosi per la prima volta all'estero. Con la Nazionale ha partecipato, nell'estate 2014, alle gare di qualificazione all'EuroBasket 2015.

Nel piccolo Principato Vitali ha trovato l’ambiente ideale per esprimere le sue qualità. Da un lato una città tranquilla che vive con passione la pallacanestro, dall’altro le caratteristiche della ACB, torneo dove si predilige la rapidità di gioco. E con i ritmi alti l’ex Brescia si esalta. E’ una guardia fisica, che sa difendere con intensità. In fase offensiva è dotato di un buon tiro e capacità di leggere il gioco, mettendo i compagni nelle condizioni migliori per andare a canestro. L’esperienza nel campionato più importante d’Europa e il confronto con grandi campioni hanno contribuito alla sua crescita sia dal punto di vista caratteriale che nella consapevolezza dei propri mezzi.