Tutti si accorgono che con queste regole gli italiani non giocano in serie A

Fonte: Andrea Barocci - Corriere dello Sport
Tutti si accorgono che con queste regole gli italiani non giocano in serie A

Il “record” incredibile degli italiani guardare ad esempio quello che è accaduto sabato, nella prima gara della stagione, tra Avellino e Cantù, perché… Scusate, aspettate un attimo. Ma… Ma questo è stato un incontro da record ! Quando mai negli ultimi anni si è giocata nel massimo campionato una partita nella quale nessun giocatore nato e cresciuto in Italia non ha segnato neppure un punto? Gli unici 3 punti sono stati realizzati dall’azzurro Ariel Filloy, che però è nato in Argentina, a Cordoba. Non basta: oltre ad Ariel, l’unico italiano ad essere stato utilizzato dalla Sidigas è stato D’ercole (15′). Gli altri sono rimasti seduti. Così come per Cantù, l’unico ad aver visto il pallone è stato Tassone (9′). Che accade? Accade che non tutti i club possono permettersi di ingaggiare gli italiani di valore in circolazione. E allora sfruttano le regole, costruendo roster con 5 o 6 stranieri senza distinzione di passaporto e mandando in panchina dei giovanissimi a fare numero. Quello che è accaduto sabato probabilmente resterà un fatto sporadico. Ma il problema rimane. Come ha sottolineato il et azzurro Meo Sacchetti, la nostra pallacanestro sta producendo pochi giocatori pronti per la serie A. Gli altri, o rimangono ai margini o fanno atto di presenza. Con il posteriore cementato sulla panca.