Sandro Gamba all'Armani: mancano i cambi di ritmo, e James meglio con...

Fonte: Sandro Gamba - La Repubblica
Sandro Gamba all'Armani: mancano i cambi di ritmo, e James meglio con...

Aggrappiamoci ai secondi tempi. Quello con Trento, finalmente in crescita per pressione difensiva e tenuta a rimbalzo, nel quale l'Armani si è liberata della solita Dolomiti, che ha stazza tra gli esterni ma non in area e sopperisce con tanti contatti, facendoti giocar male. E la ripresa di Eurolega col Buducnost, dove Milano ha dilatato il vantaggio accumulato all'inizio, domando i tentativi di zona di Repesa con i colpi di grazia del solito Micov e dell'insolito Jerrells: era importante riprendere subito il giusto cammino in Eurolega e cancellare il campanello d'allarme di Avellino, dove l'Olimpia era stata troppo pasticciona per essere vera. Insomma, capirete anche voi che non sono tempi felicissimi, ho avuto modo di parlarne anche con Giorgio Armani, a bordo campo, l'altra sera. Non che il patron si sbilanci, ma quel «Facciamo un po' fatica» che mi ha confidato è un segnale. Sono molte partite, ormai, che Milano non ha cambi di ritmo, difendendo sempre alla stessa maniera (e non ha nemmeno uno specialista, uno che dia l'esempio dietro), rinunciando quasi sempre al gioco in velocità per il quale, in realtà, sarebbe tagliata e costruita, perché manca l'impostazione di squadra: ne abbiamo ammirato solo uno, contro Trento, tra Burns e Fontecchio, e tutti siamo saltati sul seggiolino.

Così siamo tutti preoccupati per i cronici malanni di Nedovic, sul quale qualche amico dalla ex Jugoslavia mi aveva messo in guardia: grande classe e grande propensione agli infortuni, purtroppo. Godiamoci, quindi, qualche crescita individuale. Di Kuzminskas la più evidente, in contemporanea con l'assenza di Brooks ha guadagnato in tenuta e continuità, ritrovato il tiro e riscoperto la vocazione a rimbalzo, anche se non sarà mai un difensore feroce. Di Della Valle quella che mi dà più piacere perché Amedeo è di quelli buoni, è un agonista oltre che un tiratore ma i minuti europei se li deve ancora guadagnare. Omic è per me una bella scoperta perché sa giocare semplice e ha doti di passatore che mancavano. Di James, stavolta, non parlo. Mi limito a notare quanto giochi meglio accanto a un altro playmaker, Cruciarmi o Jerrells che sia.