LBA - Da soli non si va da nessuna parte

La pallacanestro italiana si è isolata e va avanti senza guardare la realtà. Un atteggiamento difficile da sopportare a lungo
28.10.2020 15:48 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBA - Da soli non si va da nessuna parte

Nella pallacanestro italiana c’è una persona che sappia raccogliere tutti i dati, fatti e situazioni, li metta in un cilindro e poi estraendoli ad uno ad uno si faccia venire in mente una pensata? Non dico idea o pensiero perché sarebbe chiedere troppo, così un po' dialettale “Ho fatto una pensata!”. Quali dati?

Ad oggi ed al momento della stesura di questo post, mercoledì 28 ottobre 2020 intorno alle 15.30, 7 società su 16 della LBA sono invischiate con i contagi da Coronavirus, che non vuol dire che abbiano casi di Covid ma sono alle prese con i tamponi che ne rallentano quando non ne fermano l’attività. Di pubblico nei palazzi dello sport non se ne parla nemmeno per scherzo e d’altronde chi ne parlava ad agosto e settembre diceva che la politica avrebbe dovuto aiutare lo sport. Ed abbiamo visto come è andata.

In LNP alcune società premono per andare a giocare in impianti più piccoli (regolari ovviamente) che costino di meno tanto senza pubblico che importa e chiedono chiarezza. Ed in serie A forse si dovrebbe dare alle squadra questa chance anche se il Regolamento non lo prevede. La nostra vita fino a dieci mesi fa non prevedeva il Covid e tutto quello che ci sta accadendo di molto serio compreso il cambio di molte regole quotidiane e di lavoro.

In A2 femminile c’è fermento perché si fermi il campionato e nella A1 delle donne alcune società più di altre hanno problemi con gli esiti dei tamponi: il Geas per fare un esempio ha perso in casa con Sassari quando ha potuto schierare a referto solo sei giocatrici. Nella serie A maschile si comincia a parlare di qualche partita a rischio rinvio: Milano-Trento? dopo Treviso-Cantù.

Soldi dal governo non ne sono arrivati sotto nessuna forma. Allora prendere tutto questo e metterlo dentro un cilindro come dicevamo all’inizio e provare a fare una pensata? O è troppo faticoso anche questo? Meglio continuare così fino a sfinire tutto e tutti? Com’è che ha detto il Presidente della Lega Gandini? “Fermarsi? Non vedo il motivo, né lo scopo”. Già per la LBA  il problema Coronavirus sembra non esistere perchè sul suo sito non riporta un solo comunicato ufficiale di quelle società che fino ad oggi (ripeto 7 su 16) hanno scritto di problemi relativi al Covid. Tranne la decisione di domenica 25 ottobre di rinviare Dè Longhi Treviso-Acqua S.Bernardo Cantù.

Forse bisogna fermarsi perchè la pallacanestro è sola. E da sola in questa situazione non ne può uscire.