Cantù: con Sassari sconfitta dalla faccia diversa (come un Mitchell da 31 punti)

Senza Parrilo e Udanoh, i brianzoli si arrendono con onore e ritrovano il loro bomber
13.01.2019 12:33 di Paolo Corio Twitter:    vedi letture
Tony Mitchell
Tony Mitchell
© foto di pallacanestrocantu.com

Altre facce, come già visto nei successi con Pistoia e Torino, soprattutto altre posture difensive e anche tutto un altro Mitchell, autore contro Sassari di una prestazione da 31 punti (come la valutazione), 8 rimbalzi e 4 assist in una serata in cui Cantù era priva, oltre che di Parrilo, anche di capitan Udanoh, rimasto precauzionalmente in borghese perché vittima giovedì scorso di una fortissima reazione allergica con la necessità di sommistrargli al pronto soccorso alcuni farmaci salvavita (sui quali il club ha tra l’altro subito chiesto lumi alla Commissione antidoping per scongiurare squalifiche).

Tanta energia, a volte troppa

A nessuno piace perdere, ovvio, ma in una stagione certe sconfitte lasciano paradossalmente sensazioni maggiori di certe vittorie. Proprio come quest’ultima al PalaDesio, in cui l’Acqua San Bernardo se l’è comunque giocata fino al 36° (85-86), con i tiri finali sporcati più dalla stanchezza che dalle marcature avversarie. E se i giocatori hanno dimostrato una determinazione che – se mantenuta – risulterà di certo vincente in altre occasioni, coach Pashutin è stato davvero abile nel gestire un roster falcidiato tanto dagli infortuni quanto dai falli. Se c’è infatti una critica da muovere ai suoi ragazzi, è quella di non essere sempre riusciti a incanalare l’energia nella direzione giusta, per di più in una serata in cui gli arbitri hanno immediatamente dimostrato di avere il fischietto facile: 3 (incluso un tecnico) i falli sanzionati già nel primo quarto a Jefferson, capace poi comunque di gestirsi per rimanere 34’ sul parquet con un bottino di 24 punti, 5 rimbalzi e altrettanti assist; 5 invece quelli a condizionare le prove di Gaines (14 punti, 3 assist in 27’) e Blakes (2 punti, 2 assist e 3 palle perse in 26’), prima che fossero costretti ad abbandonare il campo uno dopo l’altro tra il 31° e il 35° minuto e dopo aver inesorabilmente perso il duello sul perimetro con l’ex Jaime Smith (16 punti, 3 assist per il play della scorsa stagione canturina) e Scott Bamforth (top-scorer di Sassari con 24 punti prima del grave infortunio al ginocchio). 

Il bis di Shaheed (con doppia doppia)

Con in tribuna l’applauditissimo Charles Thomas, tra gli “eroi” della scorsa e ugualmente tormentata stagione brianzola, tra le voci positive dell’onorevole sconfitta c’è poi da registrare il secondo e consecutivo “high” di stagione per Shaheed Davis: 11 punti come contro Torino, ma con l’aggiunta di 10 rimbalzi che gli fanno firmare anche la prima doppia doppia nel nostro Campionato. Il ragazzo pare insomma in crescita e avere la garanzia di poter contare su un lungo in più non può che essere una buona notizia per il suo allenatore, che contro Sassari ha dovuto gettare nella mischia sotto i tabelloni anche Quaglia (1 rimbalzo in 9’ sul parquet) e chiedere un contributo maggiore del solito sul perimetro a Tassone e La Torre, impiegati rispettivamente per 10 e 20 minuti, con 3 punti a testa e tantissima intensità difensiva in puro stile Parrillo.

L’addio abruzzese

Se i marinai hanno altri volti, la nave canturina continua però a navigare a vista. A dispetto delle dichiarazioni pre-natalizie, la cordata abruzzese guidata da Gabriele Marchesani non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, ma pare proprio aver deciso di recedere dall’intenzione di acquistare il club. Dopo aver visionato tutte le carte, non ci sono infatti più stati contatti con i dirigenti brianzoli, che da parte loro assicurano la presenza di altri due gruppi potenzialmente interessati all’acquisto e ci tengono a sottolineare come il progetto del nuovo Pianella abbia tutti i requisiti burocratici per poter essere sviluppato da chi volesse investirci. La sensazione è che questa volta si cerchino trattative sotto traccia: non è forse proprio la riservatezza la madre di tutti gli affari?

Paolo Corio