Basket Torino – Il gioco dei silenzi e il nuovo corso

Il punto sulla squadra torinese ancora alle prese con il passaggio di proprietà e il "nuovo" corso targato Cavina
03.08.2020 12:30 di Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: PIANETA BASKET
Basket Torino – Il gioco dei silenzi e il nuovo corso

Calato il sipario sull’ultimo atto di una commedia dai contorni tragicomici e a tratti allarmanti, Torino riparte dall’A2 con una punta di amaro in bocca che si porterà dietro per tutta la prossima stagione. Le regole non si discutono, i metodi si: rimasta fino all’ultimo in balia delle decisioni di Cremona e Roma (iscritte al fotofinish o quasi), Torino ha gestito i tempi di intervento con malcelato fastidio sentendosi ieri cornuta e poi anche mazziata. La tifoseria organizzata si è sempre tenuta a debita distanza da facili entusiasmi conscia di scottature mai del tutto assorbite, ma ha retto bene i movimenti e contro movimenti dei rumors che ogni giorno modificavano le caselle della nuova serie A.

Sono passati 21 giorni dall’ormai famosa conferenza stampa in cui si annunciava l’ingresso dei nuovi soci (Agenzia Possible) con a capo Ergin Ataman e la cessione delle quote societarie in capo al presidente Sardara “costretto” dal regolamento a farsi da parte nel caso di ripescaggio in serie A. In realtà non ci sono novità riguardanti la formalizzazione del passaggio di consegne che l'emergenza Covid ha evidentemente rallentato, ma è solo quello il motivo? Il silenzio dietro al quale si sono trincerati Ataman e soci, nasconde in realtà un eventuale passo in dietro?

“Ho due soci di grande livello, di cui uno è una delle massime agenzie di Sport Management in Turchia. E poi ci sarà un’altra persona importantissima all’ingresso” - le parole dell'allenatore dell' Efen che prospettavano la composizione di un gruppo imprenditoriale di livello e nuova linfa a cui gli appassionati gialloblù avrebbero attinto molto volentieri – Poi silenzio assoluto. Nessun passo avanti, anzi un riserbo assoluto che ha di fatto offuscato qualsiasi velleità positiva e ha di fatto alimentato qualche malumore mai del tutto sopito.

Vogliamo credere, anzi siamo sicuri, che sottotraccia il lavoro si stia svolgendo secondo un programma che, viste le certezze su quale campionato disputare la prossima stagione, adesso prenderà forma e darà una bella accelerata alla continuazione di un progetto nato solo un anno fa e che ha saputo concretizzarsi come pochi avrebbero anche solo immaginato. Il roster è praticamente confezionato ne è la prova della conferma quasi in blocco di quello della passata stagione. “Firmato” Jason Clark (la scorsa stagione a Varese) che prende il posto di Derrick Marks accasatosi a Pistoia, sono arrivati importanti riconferme a partire da Ousmane Diop, lo scorso anno fondamentale, Alessandro Cappelletti, il play chiamato a prendersi sulle spalle le geometrie del gioco, Franko Bushati la cui esperienza sarà importante dentro e fuori il parquet e Kruize Pinkins confermatosi come uno dei migliori lunghi della categoria, garantendo a coach Cavina oltre 15 punti e 7 rimbalzi a partita, condendo il tutto con il 61% da due e il 38% da tre. A breve ci si aspetta l’ufficialità sulla contrattualizzazione di Luca Campani, 30 anni e ancora tanto da dare alla causa.

Il 9 Luglio è stato annuncia l’arrivo di Lorenzo Penna, playmaker che Cavina conosce molto bene per averlo allenato a Imola e Udine: un acquisto forse sottovalutato, il giovane play, classe 1998, non disdegna di mettersi in proprio sfruttando soprattutto l'esplosività per finire al ferro e un tiro dalla lunga distanza in miglioramento. Atletismo che sa usare benissimo in difesa, dove è difensore capace di portare grande pressione sulla palla a tutto campo.

Senza dimenticare i già “contrattati” Mirza Alibegovic, il capitano che ha voglia di trasformare la “rabbia” degli ultimi tempi, figlia del sogno della Serie A mancato, in energia positiva, pronto a mettersi sulle spalle il gruppo e Daniele Toscano, chiamato al definitivo salto di qualità, la scorsa stagione pedina importante dello scacchiere caviniano.

Con l'annuncio di pochi minuti fa dell'inserimento nel gruppo di Giordano Pagani, centro di 205 cm, prodotto del settore giovanile della Robur et Fides Varese, con cui nella stagione 2014/2015 arriva, giovanissimo, il debutto nel mondo senior il dado è praticamente tratto e coach Cavina potrà contare su un gruppo che ben conosce, che ha plasmato a sua immagine e somiglianza e che non ha tradito le attese. Conscio delle difficoltà che la prossima stagione verranno “impiattate”, l’allenatore di Caste San Pietro Terme è il punto di contatto tra la nuova (nuova?) società e la passata gestione (confermato in blocco il management) nonostante debbano ancora essere inserite le figure relative allo staff tecnico e sanitario per poter ricominciare la nuova programmazione. Il tempo sembra esserci, ma tra protocolli non ancora definiti e regole di ingaggio ancora fumose, la sabbia della clessidra non è infinita. Ravenna, Verona, Udine, Milano e compagnia cantante non stanno certo a guardare, anzi sono in anticipo (per tanti motivi) rispetto alla Torino gialloblù costretta a rincorrere e colmare un gap ad oggi ancora evidente.

Talvolta però, come scrisse Laozi, filosofo e scrittore cinese antico del VI secolo a.C., il silenzio è una fonte di grande forza.