EuroLeague - Milano, Pianigiani: "A Podgorica con la personalità per imporre la nostra partita"

Fonte: Olimpia Milano
EuroLeague - Milano, Pianigiani: "A Podgorica con la personalità per imporre la nostra partita"

“A me piace l’idea di squadra che abbiamo fatto – dice Coach Simone Pianigiani – E’ una squadra che mi intriga ed ha margini di crescita, però non parte da zero come l’anno scorso. Per arrivare ai playoff serve anche un po’ di fortuna, vincere una partita che non ti aspetti, che certi meccanismi funzionino. Noi vogliamo crescere fortificando la squadra. In EuroLeague per emergere serve tempo: con la mia squadra ricordo quando andammo a Madrid e vincemmo facile contro il Real all’inizio dell’era Laso. Ora il Real è un’altra cosa, ha lo stesso allenatore da molti anni, lo stesso nucleo. Ma è vero che vogliamo essere pronti a cogliere le occasioni”. Il primo avversario dell’Olimpia in EuroLeague è il Buducnost, venerdì 12 alle 18.45 a Podgorica. Ecco cosa ha detto ancora Simone Pianigiani nel suo incontro con i media.

Sul Buducnost, primo avversario – “Torna in EuroLeague dopo molti anni, troveremo un clima caldo perché hanno grande orgoglio ed entusiasmo. Non hanno mai sperimentato l’EuroLeague con la formula attuale quindi dovranno adattarsi ma questa partita sarà durissima com’è sempre stato difficile giocare a Belgrado con la Stella Rossa. Loro hanno la possibilità di schierare quintetti differenti, con due playmaker, Gordic e Craft, o tre guardie o sfruttando Coty Clarke, un esterno, come giocatore di post basso. Di fronte a tutto questo, dovremo essere pronti a fare qualcosa di diverso e al tempo avere la personalità di imporre il nostro gioco, non il loro”.

Mike James – “Nella pallacanestro moderna, non si può prescindere da un playmaker che sappia già mettere sulla difesa avversaria, aggredirla, segnare punti. In lui ho scoperto una disponibilità ed una maturità positiva, così come lo è la comunicazione tecnica con le altre guardie. Dove dobbiamo crescere molto è capire quando è il momento di essere cinici e quando è il momento di spingere e quando di rallentare, ma è una questione di squadra”.

Curtis Jerrells – “Il problema al piede è risolto e ora è pieno regime dentro la squadra, ma non ha mai giocato ed è di fatto in prestagione. Può rientrare ma per dire quando è necessario sapere che 4-5 minuti di qualità può farli. L’ideale sarebbe che rientrasse in campionato ma per far giocare lui devo tenerne fuori due sani. Vedremo come fare”.

Amedeo Della Valle – “L’inserimento è stato molto buono sia dal punto di vista tecnico che di approccio fin dall’estate. E’ uno che si riguarda al video, studia e analizza i dettagli, per vedere cosa può fare meglio. Certo, l’EuroLeague è un animale diverso. Dovrà essere pronto a  dare due o tre legnate e fare falli, cosa che l’anno scorso non poteva fare, dovendo giocare 30 minuti. Ovviamente gli servirà del tempo, ma ha già la piena fiducia di tutti i suoi compagni. Per lui la chiave è dare molto in poco tempo in EuroLeague e magari in campionato non dico vincere qualche partite perché nessuno vince le partite ma avere un impatto importante sì”.

Brooks e Burns – “Per Burns è più difficile, perché deve fare un po’ il jolly. In campionato quando avrò un solo centro dovrà fare il 5, in EuroLeague quando dovremo aumentare la taglia dovrà fare il 4. Ha tanto lavoro da fare oltretutto è andato via subito per giocare in Nazionale. Ora gli chiediamo di non perdere le caratteristiche di entusiasmo e voglia di lottare. Anche Brooks può essere coinvolto in queste situazioni perché in campionato magari capiterà di schierare anche lui da 5: potrebbe succedere, sarebbe successo se fosse stato già qui contro Trento quando aveva Sutton da centro”.