Notti magiche (Euroleague) VS pomeriggi noiosi (campionato)

Notti magiche (Euroleague) VS pomeriggi noiosi (campionato)

(di Carlo Fabbricatore).  Il Campionato 2016/17 si sta riducendo a una seduta di allenamento per l’Olimpia Milano. L’Armani ha giocato come il gatto con il topo con le squadre che finora si sono esibite al Forum ed è difficile intravedere una reale contendente per le scarpette rosse: troppo grande il divario tecnico ed economico. Dobbiamo ringraziare la Federazione che con grande lungimiranza ha proibito, minacciando squalifiche, la partecipazione ai tornei organizzati da ECA che avrebbero garantito incassi e premi, indebolendo ulteriormente le possibili antagoniste dell’Olimpia. Ulteriore aggravante è l’avere precluso ai giovani giocatori un’esperienza internazionale ad alto livello di cui anche  la Nazionale avrebbe beneficiato. Ma sembra che tutto sia passato inosservato. Adesso la Federazione con una repentina retromarcia  vuole fare la voce grossa con la FIBA per tutelare le squadre italiane: la toppa è peggio del buco!  Sono curioso di sapere come verranno gestite le finestre per le nazionali durante la stagione. Ricordiamo che la nuova era della pallacanestro è sbocciata con il Dream Team americano a Barcellona in quanto senza le stelle NBA il torneo olimpico non avrebbe avuto successo.

I club professionisti devono essere gestiti da manager che riferiscono alle società non da figure politiche.

L’Euroleague è diventata la grande vetrina del Basket europeo e a ragione può essere considerata dopo la NBA la seconda Lega mondiale. Tutti i migliori atleti che giocano nel vecchio continente ci deliziano con prestazioni di altissimo livello. I giovani vogliono un prodotto appetibile e solo assistere a partite entusiasmanti può avvicinare nuovi appassionati al nostro sport. Nelle ultime settimane abbiamo avuto la possibilità di assistere a Milano - Varese con appeal zero e subito dopo a Olimpia - Real Madrid di grande intensità emotiva: credo che anche lo spettatore più distratto abbia notato la differenza tra le due partite. Si parla sempre di nuova cultura sportiva ma si continua a caldeggiare la pallacanestro dei derby dove i cori beceri sono la principale prerogativa. Sdoganiamo il nostro sport e ritorniamo a essere moderni: dobbiamo essere i precursori di una nuova mentalità. Ricordiamoci che siamo stati i primi ad avere le sponsorizzazioni sulle maglie da gioco quando il calcio guardava con diffidenza questa”moderna” novità.

A proposito di novità, la TV della federazione dedicata al basket che fine ha fatto? I fondi erano già stati stanziati?

Sulle note dell’inno di Euroleague Buona Pallacanestro a Tutti

Carlo Fabbricatore