Lega A - Lo spot referendario non voluto di Sardara a Renzi tiene ancora banco

24.11.2016 10:13 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
Lega A - Lo spot referendario non voluto di Sardara a Renzi tiene ancora banco

Non siamo più ai tempi di Gianni De Michelis (1984-1992) e Walter Veltroni (dal 2006 presidente onorario di Legabasket) ma il legame tra politica e sport - nel nostro caso il basket - ha sempre fatto versare fiumi di inchiostro sull'opportunità e le necessità di una linea sottile di sovrapposizione mediatica che qualche volta si è trasformata in abbraccio mortale. Così anche dopo una settimana tiene banco la vicenda dell'involontario (a sentire l'interessato Stefano Sardara) spot referendario fatto dalla consegna della maglia della Dinamo al presidente del governo Renzi, immortalata ovviamente sotto una grande scritta "SI" in una manifestazione spacciata per "visita istituzionale" dove l'attività di capo del governo faceva solo da foglia di fico. C'è cascato come un pollo, ci si è infilato volontariamente: della verità non avremo mai certezza, e solo con il tempo scopriremo se il fronte della tifoseria si sarà spaccato irrimediabilmente o meno. La colpa galeotta sarebbe stata una promessa di Renzi di omaggiare la squadra due anni fa dopo la vittoria dello scudetto, che finora non era stata mantenuta. Ovviamente, Hillary Clinton ha fatto comizi a Cleveland ma gli omaggi pubblici i Cavaliers se li sono presi da Obama secondo il rituale messo a punto dall NBA di andare alla Casa Bianca quando la formazione campione deve giocare in casa dei Wizards. Gli americani sono formalisti ma concreti: ancora una volta il nostro appello di imparare da chi è più bravo rimane inascoltato, ma che ci volete fare... Quello che resta è che anche oggi i giornali ritornano sull'accaduto - che volutamente non avevamo raccontato a suo tempo per non entrare in polemica con nessuno - con i consiglieri regionali sardi di un partito per il NO a rinfocolare la questione. Ma nemmeno quello ci interessa in questa sede. A Italia Oggi Sardara risponde, alla classica domanda se lo rifarebbe in questo modo: "Sicuramente. Il presidente del Consiglio è il presidente di un'istituzione, al di là dei simboli di partito". Caro presidente, la risposta è sbagliata. LeBron James ha fatto endorsement per la Clinton, ma senza investire la franchigia: alla Quicken Loans Arena ci vanno in Ventimila, occorre rispetto. Una risposta così serve ad amareggiare solo chi teme le commistioni fra politica e sport, e ad allontanare chi con la politica non si vuole immischiare, non bastassero quelli che faranno la scelta opposta a Renzi. Che invece lo spot referendario l'ha incassato e alla Dinamo non ci pensa più.