Brescia, meglio soli che...

Brescia, meglio soli che...

Le favole piacciono tanto ai bambini, ma fanno godere i grandi e la nona vittoria su nove incontri della Leonessa di Brescia fa sognare i propri tifosi e non solo e rischia di divenire la Leonessa d'Italia anche nel mondo del basket. Quello che sta succedendo nella provincia lombarda che fino a ieri era la più lavorativa (scavalcata ora da Bergamo), è una storia che non nasce oggi, ma è stata ben studiata e programmata. L'aver tenuto i migliori giocatori della passata stagione, avere ancora a disposizione quel Marcus Landry MVP della Serie A e stranamente ignorato dalle grandi del nostro campionato, David Moss, Brian Sacchetti e tutti gli altri, sono tanta manna per coach Andrea Diana. Un discorso a parte si dovrebbe fare per i fratelli Vitali, Bushati e Moore... Magari nessuno si aspettava un tale filotto di vittorie, un'incredibile imbattibilità di una squadra che sa anche soffrire ed è ben consapevole che i risultati si ottengono con tanto lavoro e sacrificio durante la settimana. Questo team gioca quasi a memoria e i suoi artefici sanno dove indirizzare la palla. L'ultima vittima è stata una commovente Cantù che non riesce a vincere due partite consecutivamente, ma ha fatto riesplodere l'amore indelebile e viscerale dei propri tifosi che, pur capendo tutte le difficoltà del momento, si sono riavvicinati con l'affetto di sempre. Al PalaDesio c'erano 400 irriducibili bresciani, ma gli Eagles di casa si son fatti sentire fino alla fine, peccato (per loro) che l'ex di turno Chistian Burns non abbia realizzato il canestro più importante, ma dei brianzoli abbiamo capito lo spirito combattivo toscano del proprio allenatore Marco Sodini. Aspettando i primi colpi di Charles Thomas, ci si diverte a vedere Randy Culpepper vero go-to-guy per gli addetti ai lavori, autore di 112 punti nelle ultime 4 gare (25 punti anche ieri sera). Ma l' Ottobre Rosso è anche il capitano Jeremy Chappell, Christian Burns che garantisce energia, punti e rimbalzi alla causa canturina. Jaime Smith e David Cournooh garantiscono sostanza in cabina di regia, mentre sotto le plance Andrea Crosariol, quando finirà di giocare ad intermittenza, sarà un bell'avere. Ma torniamo ai giganti bresciani, 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici Milano e Venezia da incontrare e Avellino che ha battuto entrambe. Visti i risultati dell'ultima giornata, si può certo dire che esiste tanta incertezza e tanta imprevidibilità. Brescia guarda tutti dalla vetta, può arrivare al record dell'Olimpia di 10 vittorie consecutive, può migliorare ancora e ricordare a tutti che anch'essa in passato è stata Simmenthal per un po' e la presidentessa Graziella Bragaglio è già nella storia del basket bresciano, alla pari di un'altra concittadina appassionata e presidentessa della Pallacanestro Brescia, Mary Colombo. (rb)