Champions League - Continua il momento-no della Reyer: pesante ko nell'Atene dell'AEK

Champions League - Continua il momento-no della Reyer: pesante ko nell'Atene dell'AEK

Non esce fuori dal momento negativo la Reyer Venezia (5-4), che va a giocare la terza trasferta consecutiva di Basketball Champions League nell’OAKA di Atene sponda AEK, che così raggiunge gli orogranata in classifica nel Girone C (5-4). Il vuoto fatto dai gialloneri verso la fine del terzo periodo rimane indigesto all'Umana, che nell'ultimo quarto non ha forza e motivazioni per cercare un recupero.

La cronaca: accusato il forfait di Jenkins all’ultimo allenamento, De Raffaele sceglie in quintetto Haynes, Johnson, Cerella, Orelik e Watt, che sblocca il punteggio dalla lunetta ma poi soffre Mavroeidis (autore dei primi cinque punti greci) spendendo anche due falli. Cerella, dopo un paio di bei recuperi difensivi, trova il primo canestro orogranata dal campo dopo un rimbalzo offensivo per 5-3 al 3’. L’Umana Reyer passa di nuovo in vantaggio con Haynes e Watt (5-7 al 4’), ma spende il bonus giusto a metà quarto e poi fatica in attacco. Nella seconda metà di periodo arrivano solo la schiacciata di Watt e due punti di Peric, ma per fortuna gli orogranata difendono bene, con il solo Mavroeidis ispirato (10 punti e 5 rimbalzi in 7’!) e AEK che si porta sul +6, mantenuto a fine quarto sul 17-11.

I greci trovano per la prima volta un vantaggio in doppia cifra (23-13) sull’antisportivo di Peric al 12’, con Green protagonista. Orelik mette finalmente una tripla (al settimo tentativo di squadra), con la pronta risposta di Sakota e Watt torna a schiacciare su un bellissimo assist di Tonut (28-18 al 13’). Nonostante il bonus speso già al 14’, i padroni di casa allungano sul 35-20 subito dopo metà quarto con un gioco da tre punti di Barlow. Johnson si sblocca da 3 dopo sette errori personali al tiro ed è ancora lui, dall’arco, a dare il là all’ottimo finale di tempo dell’Umana Reyer: dal 41-29 del 18’ arriva infatti, nonostante il terzo fallo di Watt a rimbalzo offensivo, un break di 1-8, firmato anche da Biligha e dalla tripla finale di Haynes, così il punteggio all’intervallo lungo è 42-37.

Al ritorno in campo, De Raffaele propone il quintetto con Peric, Orelik e Biligha contemporaneamente in campo, ma è Johnson a trovare la tripla del -2 (42-40) al 21’. L’AEK riprende però subito l’inerzia, con Green in bella evidenza: è l’ex di turno, con l’assist per Mavroeidis e una nuova tripla a riscavare un margine di sicurezza sul 49-40 al 22’30”. Peric è il primo a raggiungere la doppia cifra in maglia orogranata (10 punti per il 49-42 al 23’) prima di un periodo con molti errori su entrambi i fronti. Si ritrovano per primi ancora i padroni di casa, con un break micidiale di 14-2 (per l’Umana Reyer solo una schiacciata di Watt su bell’assist di Bolpin in quasi 6’) che porta il punteggio sul 63-44 al 28’: margine che, dopo altri due di Peric, si allarga ulteriormente nel finale di periodo fino al 70-48.

Si arriva così con la partita già incanalata all’ultimo periodo. Anche Watt raggiunge la doppia cifra, ma l’AEK è in pieno controllo e, con la tripla di Sakota, raggiunge anche il +24 (76-52) al 33’. Si va avanti senza sussulti verso la fine del match, con Bolpin, Orelik e Tonut che trovano punti personali prima della metà di periodo, quando il punteggio è di 79-58. Nel finale, tranne un canestro di Johnson, si segna solo dalla lunetta, con l’Umana Reyer che arriva fino a -16 (80-64), anche se il finale vede di nuovo un ritardo di venti punti: 84-64.