BCL - Sassari, l'assistente Gerosa presenta la sfida contro Ankara

Dinamo Basket
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Questa mattina, nella Club House societaria, l’assistant coach Giorgio Gerosa ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista della sfida di domani contro Ankara. Al PalaSerradimigni Devecchi e compagni affronteranno la formazione turca nella sfida al vertice del gruppo A di Basketball Champions League.

“Quella con Ankara sarà una sfida tosta, difficile e fisica. È una formazione con molto talento offensivo negli esterni, dove tutti hanno una doppia dimensione nel senso che -tolto Campbel che è più perimetrale- gli altri a partire da Hunter, Baygul e Johnson sono giocatori che possono attaccare il ferro insieme ad alte percentuali nel tiro da fuori. Senza escludere la coppia di lunghi titolari con Wiltjer, che sta giocando veramente bene usando di più il post basso rispetto all’andata unita all’alta percentuale da 3 punti, e il gigante Fall che per loro è un fattore importante sia in attacco sia in difesa che con la sua altezza e le sue leve ha la capacità di chiudere molto bene l’area per le penetrazioni. Sarà difficile per noi tirare nell’area colorata, cosa che ci serve per trovare continuità e trovare punti all’interno dell’area con lunghi ed esterni. Noi dovremo essere bravi a insistere, entrare in area per coinvolgere i nostri esterni, con il ball in-ball out cercando di muovere il pallone senza accontentarci del primo tiro ma provando a insistere, prendendo i tiri con fiducia come stiamo facendo, come abbiamo fatto anche nel secondo tempo con la Fortitudo, spinti da un palazzetto come sempre decisivo che ci dà forza e carica nei momenti di difficoltà”.

Domenica contro la Fortitudo si è visto un Banco a due facce…

“Come sempre in campo le squadre sono due e credo ci sia grande merito della Effe nel primo tempo, che ha giocato una pallacanestro eccellente, fatta di corsa che ci ha messo in difficoltà attaccando i nostri punti deboli. Noi siamo entrati in campo con un approccio troppo morbido dal punto di vista difensivo, dove non siamo stati presenti come invece si è visto nel terzo quarto. Ma veramente c’è stato grande merito loro che sono stati bravi a servire Sims nel modo giusto, noi abbiamo sofferto anche con le basse percentuali all’inizio di Bilan ed Evans, che ci hanno dato poca carica offensiva. È fisiologico che quando fai più fatica in attacco puoi cadere in poca intensità e fiducia difensiva. Ma siamo stati bravi a entrare in campo con una faccia diversa nel secondo tempo”.
 

Quale sarà la chiave contro Ankara?

“All’andata abbiamo tirato con percentuali basse, merito della loro difesa che ci ha portato a prendere tiri con poco ritmo, togliendoci qualità e chiudendoci il post basso. Il loro sistema difensivo ti porta a giocare una pallacanestro non congeniale, a ritmo basso, ma noi dobbiamo fare come nel 3° quarto ad Ankara a tenere ritmo alto in attacco, portando maggiore aggressività sia in attacco sia in difesa. Dovremo trovare soluzioni non per forza in contropiede ma anche in transizione, cercando di avere un ritmo di esecuzione molto alto senza focalizzarci solo su gioco di metà campo. Dovremo essere bravi a non snaturarci, restando lì e non accontentandoci delle prime occasioni di tiro”.

In questo momento avete una fiducia che vi permette di invertire l’inerzia, dove nasce?

“Sappiamo che è fondamentale entrare in campo con fiducia e confidenza, ma occorre stare attenti perché il confine tra la fiducia e la sufficienza è labile. Noi in questo momento stiamo facendo bene, stiamo crescendo sotto il profilo del gioco di squadra e dello stare insieme.  È importante, e lo ha sottolineato anche coach Pozzecco nell’intervallo lungo domenica, giocare possesso dopo possesso senza la frenesia che avevamo all’inizio di giocare subito una palla per vincere. La partita dura 40 minuti e ogni possesso difensivo e offensivo è importante; la fiducia che in questo momento abbiamo è essenziale per fare determinate cose. Dobbiamo essere bravi a non confondere la fiducia con la pretesa di vincere: giocare possesso dopo possesso senza fretta di chiudere la partita”.